La città di Palestrina si è svegliata sgomenta questa mattina. Nessuno riesce a credere ancora alla terribile morte di ieri pomeriggio di Dario Testani, il geometra eroe morto in un cantiere di via della Stazione Aurelia per salvare gli operai coinvolti in una frana.
LA RICOSTRUZIONE – Intanto il cantiere dell’Aurelia resta sequestrato. Secondo una prima ricostruzione Dario con immenso spirito altruistico aveva lasciato il mezzo meccanico che stava guidando per lanciarsi nel buco dove erano rimasti bloccati i due operai dopo un improvvisa frana. L’allarme è scattato poco prima delle 14. Il geometra si è lanciato verso di lui per aiutarlo a uscire, insieme con un collega, ma pochi istanti più tardi entrambi sono stati travolti dalla terra. Altri quattro operai sono intervenuti per aiutare i tre a uscire dalla buca, uno di loro è stato colto da malore per lo spavento. I pompieri hanno scavato nella trincea e hanno tirato fuori i due operai. Per il geometra invece non c’era più niente da fare. Testani sarebbe morto per soffocamento, quando è stato trovato aveva la bocca colma di terra.
I SOCCORSI – I vigili del fuoco hanno estratto subito i due operai, risultati coscienti, mentre per il geometra c’è voluto più tempo poiché era coperto da un maggior quantitativo di terra. Quando i pompieri sono poi riusciti ad estrarlo, l’uomo era privo di conoscenza. Gli addetti del 118 hanno praticato le manovre di rianimazione, ma alle 14.47 il 31enne è stato dichiarato morto. Dei due feriti, uno è stato portato al Policlinico Gemelli dal 118 di Roma in codice rosso per le frattura delle gambe, mentre l’altro all’Aurelia Hospital in codice giallo per trauma toracico.
LO STRAZIO DELLA FAMIGLIA – Ha colpito tutta la città lo strazio di mamma Maria in diretta Tv. «Alzati», lo sgridava al figlio, «che ci fai lì per terra?». Il marito Nicola le corre dietro, lui a lungo a capo dei pompieri di Palestrina, non si dà pace per questa morte assurda.
LE INDAGINI – Sono al lavoro gli agenti del commissariato Monteverde, quelli della polizia scientifica e i tecnici dei vigili del fuoco che stanno svolgendo i rilievi al fine di individuare le responsabilità di quanto avvenuto. Gli inquirenti stanno verificando se la buca fosse stata puntellata nel rispetto delle misure di sicurezza. Dai primi accertamenti della polizia sembra che la ruspa, parcheggiata vicino alla buca, non fosse in funzione al momento dei due smottamenti.