Il suo corpo è stato ritrovato riverso sulla tomba dell’amico Damiano, morto due anni fa a causa forse anche lui della droga. In tasca la sua foto. Così ieri notte nel cimitero di Ciampino è morto un trentottenne di Cecchina, Davide, dopo una notte passata a ubriacarsi e infine a iniettarsi la dose di eroina rivelatasi per lui fatale. Lo scrivono sulla cronaca del Messaggero i cronisti Marco De Risi e Marco Giovannelli, raccontando la drammatica vicenda del giovane uomo, nato a Torino 38 anni fa ma da sempre cittadino dei castelli romani e dell’area a sud della capitale. Prima a Cecchina, una frazione di Albano, poi il trasferimento con la famiglia ad Aprilia.
IL CORPO SULLA TOMBA DELL’AMICO – Il corpo senza vita è stato ritrovato dalla madre dell’amico, giunta al cimitero di Ciampino, nella zona H proprio per portare un saluto al figliolo morto. Accanto al corpo riverso ancora i segni della notte di disperazione: bottiglie di birra e siringa e laccio emostatico. Subito sono scattate le procedure di controllo e gli interventi della polizia scientifica. I poliziotti del commissariato di Marino si sono messi al lavoro, e subito dopo sono entrati in azione i medici legali del vicino policlinico di Tor Vergata. I due amici erano stati uniti nella vita, non solo dalla difficile esperienza della droga, e si sono ritrovati vicini anche nel momento della morte di Davide.
NELLA TASCA FOTO E BIGLIETTI CON FRASI – Secondo quanto riportato dal Messaggero, nella tasca del l’uomo è stata ritrovato un bigliettino con sopra scritto: “l’amicizia non ha prezzo”, dediche all’amico e una sua foto. Ora l’autopsia potrà fare chiarezza sull’intera dinamica della vicenda, mentre alle forze dell’ordine il compito di scoprire chi ha venduto la droga e cosa c’era dentro le sostanze che hanno provocato la morte del 38enne di Cecchina.
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