I carabinieri di Velletri hanno dato esecuzione a una misura cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Velletri, nei confronti di un cittadino di Aprilia di 27 anni, resosi responsabile di due rapine aggravate commesse rispettivamente in data 5 aprile 2013 nell’ufficio postale di Lanuvio, e in data 18 settembre 2012 a Grottaferrata, nei confronti di un privato cittadino.
LE INDAGINI – Nel corso delle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Velletri e condotte dalla stazione carabinieri di Lanuvio, sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza a carico dell’arrestato. In particolare, erano circa le 12:15 del 5 aprile 2013 quando l’uomo, armato di taglierino, in compagnia di un complice travisato da una sciarpa e una parrucca, ha fatto irruzione all’interno dell’ufficio postale, intimando agli impiegati di procedere all’apertura delle casse, riuscendo a rubare 24.146,00 euro. Le immediate indagini avviate hanno consentito ai carabinieri di recuperare, nel corso del sopralluogo presso l’ufficio pubblico, importanti tracce lasciate dal rapinatore che sono state sottoposte alle indagini tecniche da parte del Ris di Roma e che, unitamente alle testimonianze dei presenti, hanno dato un nome al responsabile.
RISCONTRI – Successivamente è stato possibile accertare che l’uomo si era reso responsabile di un’altra rapina aggravata effettuata ai danni di un imprenditore a Grottaferrata (RM) il 18 settembre 2012; l’arrestato insieme a un altro complice, travisati da passamontagna, dopo aver percosso con calci e pugni un imprenditore, lo hanno derubato di una busta contenente assegni e contanti per un importo complessivo di 14.000,00 euro che servivano per pagare gli stipendi dei lavoratori della cooperativa di cui era amministratore. Sul posto i carabinieri hanno scovato un passamontagna utilizzato per l’evento da uno dei rapinatori; dallo stesso i carabinieri del Ris di Roma hanno ricavato tracce biologiche e hanno estratto il profilo genetico identico a quell’autore della rapina presso l’ufficio postale di Lanuvio.
L’ARRESTO – Il riscontro tecnico scientifico positivo da parte del Ris di Roma e le testimonianze raccolte dai dipendenti dell’ufficio postale di Lanuvio, hanno permesso di costruire un grave quadro indiziario, che ha consentito l’emissione a carico del soggetto della misura cautelare della custodia in carcere.
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