Lariano, tenta di sedare lite: carabiniere colpito alla testa

Libero dal servizio e in compagnia della moglie, è stato aggredito con calci e pugni dopo aver chiesto a una coppia di giovani di fare meno chiasso sotto casa

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Lariano, tenta di sedare lite: carabiniere colpito alla testa

Un bruttissimo episodio, che solo fortunatamente non ha avuto un tragico epilogo, è accaduto nella tarda serata di sabato a Lariano. Un appuntato di 42 anni, effettivo all’aliquota operativa della compagnia carabinieri di Frascati, libero dal servizio e in compagnia della moglie, si è avvicinato a una coppia di giovani ragazzi del posto, un 19enne e la fidanzata di 16 anni, che stavano discutendo animatamente e a voce alta tra le abitazioni di via Alessandro Manzoni.

L’AGGRESSIONE – Il militare ha semplicemente chiesto ai due di fare meno chiasso, ma per tutta risposta, il 19enne ha afferrato un corpo contundente con cui, atteso che l’“impiccione” si voltasse di spalle, lo ha colpito al volto facendolo rovinare a terra (presumibilmente con un arma impropria “sanpietrino” – successivamente rinvenuta e sottoposta a sequestro dai Militari operanti). A quel punto i due ragazzini, non paghi, lo hanno bersagliato con calci al corpo prima di scappare lungo i vicoletti della zona. La moglie del carabiniere, che ha assistito alla scena da lontano, ha immediatamente allertato il “118” e il “112”: all’arrivo delle pattuglie della stazione carabinieri di Lariano e della compagnia carabinieri di Velletri, la donna ha fornito ai militari la dinamica degli eventi e la descrizione dei due aggressori, prima di salire sull’ambulanza che ha trasportato il marito all’ospedale di Colleferro. Qui, il carabiniere è stato riscontrato affetto da un trauma cranico con ferita del volto giudicati guaribili in 20 giorni e ricoverato in osservazione.

L’ARRESTO – Le ricerche dei due aggressori, scattate in tutta la cittadina, hanno consentito, in breve tempo, di individuarli e bloccarli poco lontano dal luogo del brutale pestaggio: per il 19enne è scattato l’arresto con l’accusa di lesioni aggravate in concorso. Come disposto dall’autorità giudiziaria, il giovane è stato giudicato con rito direttissimo e sottoposto a misura cautelare della presentazione in caserma per tre giorni a settimana, in attesa di giudizio. La sua fidanzata, affidata ai genitori,  è stata denunciata a piede libero per aver concorso nello stesso reato.

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