Una lieve scossa di magnitudo 2 è stata registrata ieri pomeriggio alle 18 e 33 nello territorio compreso tra Colonna e Guidonia. “Il terremoto – si legge in una nota dell’istituto di Geofisica e Vulcanologia – è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nel distretto sismico: Monti_Cornicolani-Aniene.
I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare le stime attuali della localizzazione e della magnitudo». Il sisma è stato localizzato nell’area di Colonna, Gallicano nel Lazio, Tivoli e Guidonia.
IL PARERE DELL’ESPERTO – Lungi da noi qualsiasi intento allarmistico, ma le dichiarazioni che ci giungono dal dr Daniele Cataldi – esperto di primo piano nello studio dei Precursori Sismici di tipo Elettromagnetico correlato all’innesco sismico globale, in collaborazione col Centro Internazionale sulla Previsione Sismica e Vulcanica con sede a Orlando, in Florida – ci sono sembrate meritevoli di approfondimento.
STRANI FENOMENI AI CASTELLI – Ha fatto scalpore quanto ammirato da svariati cittadini nei giorni scorsi, allorché sulla superficie lacustre del lago di Nemi sono comparse delle particolari ‘striature’, poi riprese e diffuse in Rete da diversi utenti.
«Di certo non può essere archiviato come un fenomeno da sottovalutare – dice Cataldi a castellinotizie – senza prima essere approfondito. La verità è che già da alcuni mesi stiamo osservando fenomeni che preludono a sismi d’una certa importanza, attesi da qui ai prossimi mesi. Negli ultimi mesi – continua – abbiamo assistito ad una serie di fenomeni di origine geologica che non devono essere affatto sottovalutati. Tornando ai nostri laghi, chiaramente d’origine vulcanica, i meccanismi legati al movimento delle faglie determinano variazioni dei flussi delle acque sotterranee e la formazione di piccoli vulcanetti, comprese variazioni del livello dei laghi e loro modificazioni. Sappiamo tutti come la stampa ha evidenziato molto bene le recenti formazioni geologiche osservate nella provincia romana, mentre altre testimonianze sono state da me raccolte in questi mesi e si riferiscono alla presenza di acque solforose e calde comparse misteriosamente nottetempo in diversi pozzi romani sparsi nella zona prospiciente al litorale romano e pontino».
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