Trevignano, 60 piante di cannabis in gardino: nei guai 2 fratelli del posto

Entrambi artigiani, sono stati trovati in possesso di una grande coltivazione di droga, nascosta accuratamente

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Importante operazione antidroga dei carabinieri della compagnia di Bracciano, che a termine di mirata attività, hanno arrestato in flagranza di reato due fratelli, rispettivamente di 38 e 36 anni, entrambi artigiani di Trevignano Romano, trovati in possesso di circa 60 piante di cannabis “indica” dell’altezza di oltre due metri e 100 grammi di stupefacente già confezionato e pronto per lo spaccio.

LA PERQUISIZIONE – Nel corso di un servizio finalizzato alla repressione della produzione di stupefacenti, i carabinieri della Stazione di Trevignano Romano hanno effettuato mirate perquisizioni personali e domiciliari, nel corso delle quali i due fratelli, fabbri, residenti nella cittadina a nord del lago di Bracciano, sono stati trovati in possesso di una grande coltivazione di marijuana, sapientemente occultata in un terreno di pertinenza all’abitazione dei due. I militari si sono trovati di fronte ad una vera e propria coltivazione in grande stile, con le piante accuratamente disposte per file; a nulla sono valse le giustificazioni dei provetti coltivatori che hanno provato ad argomentare un’improbabile produzione per necessità personali, asserendo di essere accaniti consumatori di stupefacente.

L’ARRESTO – Pertanto, visti i chiarissimi elementi a carico dei due e considerata la gravità del fatto i militari hanno proceduto all’arresto dei soggetti per il reato di coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti e hanno accompagnato i fratelli, d’intesa con il Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Civitavecchia, presso l’omonimo carcere.
La droga e le piante sequestrate, dopo le analisi qualitative e quantitative di rito, verranno distrutte in inceneritori per lo smaltimento di rifiuti.

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