Due operai sono morti mentre lavoravano nell’impianto di compostaggio KyKlos di Aprilia in località Le Ferriere. Secondo le prime informazioni gli operai stavano lavorando per conto di una ditta esterna quando, per cause ancora in fase di accertamento del liquido tossico si sarebbe svernato nell’impianto mentre i due lavoravano all’autocisterna.
LA RICOSTRUZIONE – Secondo le prime ricostruzioni sembra che i due abbiano aperto un boccaporto della cisterna e siano stati investiti dalle esalazioni. Uno dei due è poi precipitato dall’autocisterna, ma non è ancora chiaro che tipo di sostanza contenesse. Non si sa quindi se la morte sia stata causata dalla caduta o dall’esalazione della sostanza tossica.
LA LAVORAZIONE – Nell’impianto Kyklos vengono prodotti concimi organici derivanti dalla lavorazione dell’umido proveniente dalla raccolta dei rifiuti. Non è ancora chiaro se oltre ai due morti ci siano altri operai intossicati.
MORTI BIANCHE – L’area attorno alla Kyklos, per alcune centinaia di metri è stata interdetta. Sul posto sono al lavoro i carabinieri del reparto territoriale. I due operai morti non erano dipendenti di Acea, ma lavoravano per una ditta esterna che trasporta il percolato.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI CINQUE QUOTIDIANO
[wpmlsubscribe list=”9″]