Ciampino, carne e pesce tra stracci e sporcizia. Sequestri in un noto ristorante

La scoperta shock in un locale da parte della guardia costiera

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La Guardia Costiera Capitaneria di Porto di Roma Fiumicino ed il Comando di Polizia Locale di Ciampino, nel corso delle operazioni congiunte programmate a tutela del consumatore, hanno effettuato un importante sequestro di alimenti presso un ristorante di Ciampino.

I CONTROLLI – All’interno del locale i militari e gli agenti hanno verificato gravi inadempienze circa la modalità di conservazione degli alimenti sia nel locale cucina, sia nel locale magazzino che nel cortile esterno attiguo alla cucina.
In particolare, circa 60 kg di carne e pesce – per lo più carne di maiale e gamberi, tutti proposti nel menù come freschi – sono stati rinvenuti surgelati, ed inoltre una parte conservati promiscuamente e senza indicazioni di tracciabilità, mentre un’altra parte (polpi e calamari di pezzatura grande) addirittura posti sfusi in una sorta di doppio fondo di uno dei surgelatori, coperti da vario scatolame, senza alcuna etichettatura ne tracciabilità.

Cosa ancora più particolare, agli occhi degli organi accertatori non è sfuggita la presenza di alcune cassette di plastica poste sopra uno dei frigoriferi, accanto al motore, con all’interno degli stracci del tipo normalmente adibiti alle pulizie dei pavimenti. Una volta sollevati, la sorpresa è stata quella di trovare in mezzo agli stracci diverse quantità di germogli di soia in fase di germinazione. Peraltro, nel menù del giorno era presente la pietanza “maiale ai germogli di soia”.
Oltre alla carne ed al pesce, dalla cucina sono stati sequestrati anche diverse quantità di alghe, wonton (pasta ripiena) ed involtini conservati in modo non regolare e privi di tracciabilità.

Sono in corso, inoltre, ulteriori accertamenti circa lo smaltimento dell’olio da cucina, visto che i gestori sono riusciti a giustificare, sul posto, solo un regolare conferimento di una media di circa 20 kg al mese, a fronte di oltre 100 kg di olio usato trovati sul posto in cucina e nel cortile.

Tutta la merce irregolare è stata posta sotto sequestro, mentre al titolare sono state elevate sanzioni per un importo complessivo di 2.500 euro oltre alla denuncia alla autorità giudiziaria per il reato di frode in commercio.
Il ristorante è stato inoltre inserito in un programma di monitoraggio costante, con il ritiro dei menù, la sostituzione con le indicazioni corrette circa lo stato di conservazione degli alimenti (surgelati o freschi) e il controllo costante nel breve e medio periodo circa la qualità di quanto posto in vendita al consumatore.

 

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