E’ ancora allarme, ad Ariccia, per una serie di avvelenamenti ai danni di animali domestici che hanno turbato la comunità e messo in subbuglio i padroni degli amici a quattro zampe. Nei giorni scorsi si sono registrati diversi casi di morti sospette attorno all’area del Ponte monumentale, tale da far pensare ad una regia comune. Pare che non siano mancati episodi di esche con veleni in polvere, rintracciati in alcuni punti.
LA DENUNCIA – Dal sito di petclub.it apprendiamo come i gatti, ancor più dei cani, siano “molto vulnerabili, perché abituati a leccarsi e a lisciarsi il pelo per ripulirlo: in tal modo possono venire in contatto con sostanze molto pericolose per la loro salute. In caso di avvelenamento, o anche nel caso in cui si sospetti un avvelenamento, la prima cosa da fare è avvisare tempestivamente il veterinario, quindi provvedere a portargli il gatto il più presto possibile. Inoltre è molto importante saper fornire al veterinario quante più informazioni possibile sul tipo di sostanza ingerita dal gatto: in questi casi non si può essere approssimativi, dato che le cure variano a seconda dei veleni ingeriti dall’animale. Prima dell’arrivo dal veterinario, per non perdere tempo prezioso, il proprietario può dare i primi soccorsi al gatto, avendo cura di controllare il battito cardiaco e il respiro dell’animale. Si può avvolgerlo in una coperta, tenerlo in braccio e cercare di tranquillizzarlo. Alcuni consigliano di indurre il vomito introducendo con una siringa acqua e sale in bocca all’animale, ma è bene evitare i metodi casalinghi, perché possono risultare ulteriormente dannosi per la salute del gatto. I sintomi da avvelenamento più facilmente riconoscibili – ci dicono ancora da petclub.it – sono vomito, diarrea, salivazione eccessiva, convulsioni, tremori, rifiuto per il cibo, pupille dilatate, bassa temperatura corporea, difficoltà respiratorie. È importante sapere che i sintomi di avvelenamento si manifestano tempestivamente e a volte le sostanze ingerite dal gatto, se particolarmente nocive, possono causare la morte dell’animale in pochissimo tempo”.
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