Ciampino, ai Rom della Barbuta il campo nomadi firmato Leroy Merlin

La proposta del noto marchio di costruire a proprie spese un nuovo villaggio per 400 rom con una spesa di circa 20 milioni di euro in cambio di concessioni

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La Barbuta Ciampino

Via il villaggio della solidarietà de La Barbuta, arriva Leroy Merlin che propone di costruire a proprie spese un nuovo villaggio per 400 rom con una spesa di circa 20 milioni di euro, ma in cambio chiede la concessione per 99 anni di oltre 270mila metri quadri di terreno destinato a verde pubblico. La notizia era già trapelata ad inizio anno, ma oggi l’associazione 21 luglio col rapporto ”Terminal Barbuta”, presentato questa mattina a Roma, scende nel dettaglio di un progetto presentato al Comune di Roma il 27 gennaio 2014 dalla stessa Leroy Merlin Italia, insieme all’impresa Stradaioli, alla Comunità di Capodarco di Roma e alla cooperativa Ermes. La proposta è datata 13 maggio 2013 e “prevede la costruzione di un nuovo villaggio della solidarietà dove trasferire le comunità oggi residenti a La Barbuta – spiega il rapporto – per ”fronteggiare l”emergenza nomadi in maniera costruttiva ed organizzata, nell’ottica di scongiurare ogni rischio igienico-sanitario””.

GLI INTERESSI ”SUL CAMPO” – Secondo l”associazione 21 luglio, la cordata propone di suddividere il terreno in due parti: circa 217mila metri quadri da destinare alle realizzazione delle attivita” commerciali di Leroy Merlin, mentre i restanti 57mila metri quadri andrebbero al nuovo villaggio, di cui 35mila per realizzare abitazioni, 1.180 mq per la realizzazione di un centro di formazione ambientale e altri 5.360 mq per creare un centro di trasferenza per il recupero e il riciclo dei rifiuti, oltre a spazi verdi, strade e parcheggi.

PAGATO DA LEROY MERLIN – A coprire le spese per la realizzazione del nuovo villaggio e delle altre strutture menzionate, spiega l’associazione, si propone Leroy Merlin, dietro la “concessione di un diritto di superficie dell’intera area per 99 anni con cambio di destinazione d”uso da verde pubblico a commerciale per strutture di grandi dimensioni”.
I nuovi moduli abitativi sarebbero di 63 metri quadri ciascuno, quando oggi al massimo si arriva a 32, cioe” la meta”. Ogni unita” abitativa, spiega il rapporto, e” previsto che sia fornita di orto, patii ombreggiati, serbatoio per la raccolta delle acque piovane, doppio camino, collettori solari e pannelli fotovoltaici. Niente di paragonabile con gli attuali campi della capitale.

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