Scene di vero e proprio far-west quelle che hanno caratterizzato il martedì sera della periferia genzanese. A farne le spese un giovane fabbro, che una volta uscito da un capannone in via dei Fabbri, nella Zona Artigianale, si è ritrovato a fare i conti con la furia cleptomane dei soliti predatori degli incassi giornalieri.
LA RAPINA – Intorno alle 21 di martedì sera, non appena aperto il cancello automatico del capannone, l’artigiano si è ritrovato di fronte a tre uomini col volto coperto da un passamontagna, e con chiaro accento dell’est europeo, che hanno fatto irruzione nella struttura intimando la consegna dei soldi, non prima di avergli puntato la pistola alla tempia. Alla reazione di quest’ultimo sono seguiti alcuni calci e pugni, prima di trascinarlo nel capannone dove è stato legato e minacciato di morte sino alla consegna dell’incasso.
L’ARRIVO DEL FRATELLO – I malviventi non avevano però fatto i conti con l’inatteso arrivo del fratello dell’artigiano, che era passato di lì per accompagnarlo a casa. Con coraggio l’uomo, in compagnia di un amico, ha intrapreso una colluttazione coi tre, che alla vista dello stesso hanno preferito fuggire.
Desideroso di vendicarsi di quanto inferto al fratello l’uomo ha iniziato un inseguimento a bordo della sua Volkswagen Golf, terminato solo quando uno dei tre balordi ha sparato un colpo di pistola, che solo per un’inezia non ha colpito il guidatore, avendo il proiettile trapassato lo sportello dove l’uomo era alla guida, lambendone il corpo.
Ai Carabinieri della Stazione di Genzano e al Nucleo Radiomobile di Velletri il compito di effettuare i primi rilievi ed avviare le indagini, proprio mentre il giovane fabbro è stato trasportato al Pronto Soccorso di Albano per le medicazioni del caso. Intanto le immagini della videosorveglianza dell’intera zona sono state posto sotto sequestro, a caccia di elementi utili all’indagine.
[form_mailup5q lista=”genzano”]
