Domenica saranno passati due anni esatti da quel tragico giorno che ha spezzato la vita di Stefano Cocchi, dei suoi famigliari e amici. Ora tutta la città chiede giustizia. Sui social network si diffondono messaggi di solidarietà alla famiglia, tutti alla ricerca di quell’assassino rimasto senza volto.
I FATTI – Stefano Cocchi, 45enne, si allontana dal ristorante per parlare al telefono con un amico e attraversa la strada, per tornare al parcheggio dove ha lasciato l’automobile. La comunicazione viene interrotta bruscamente. Sono le 19 e 40. Stefano è a terra in un lago di sangue. Viene trovato da un passante sotto la statua della Madonna, all’incrocio con la statale 140 di castel Gandolfo. Le sue condizioni appaiono subito gravi. Subito la corsa in ospedale. UN alosa tra la vita e la morte. Dall’autopsia emerge che Stefano è stato investito da un’auto e sbalzato violentemente di alcuni metri. Purtroppo le telecamere di zona sono direzionate in altri punti della strada. Non c’è nessun testimone, nessuno che abbia visto o udito qualcosa. Ora la famiglia chiede l’aiuto di tutti per trovare il colpevole.
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