Albano, mandato di comparizione per 20 antifascisti. È bufera

L'Anpi: «Purtroppo ancora una volta registriamo la solerzia delle Forze dell’Ordine nel perseguire gli antifascisti. E per chi predica il fascismo?»

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L’ANPI provinciale di Roma è fortemente preoccupata per quanto avviene ad Albano, dove più di 20 persone tra iscritti all’Associazione Nazionale dei Partigiani d’Italia, con il Presidente della locale sezione di Albano in testa, ed altri antifascisti, hanno ricevuto dalla Polizia un mandato di comparizione per un sit-in di protesta a seguito dell’inaugurazione di una sede di “Forza Nuova” nel 12 ottobre 2014.

LA NOTA DELL’ANPI – Purtroppo ancora una volta registriamo la solerzia delle Forze dell’Ordine nel perseguire gli antifascisti, mentre per coloro che apertamente professano, con gesti e parole, manifestazioni di fascismo c’è un preoccupante silenzio.

Albano, in particolare, è ormai da tempo terreno franco per le manifestazioni ed iniziative di “Casa Pound”, “Forza Nuova” e simili, da ritenere offensive per una città ed i suoi cittadini che, durante l’occupazione nazifascista, hanno combattuto e subito molti caduti, in difesa della Patria per la libertà dagli occupanti, autori di molti crimini contro partigiani e cittadini comuni.

Confidiamo in una serena valutazione dei fatti incriminanti, tenendo conto dello stato di continua apprensione e, a volte, di provocazione a cui sono costretti i cittadini di Albano a causa di queste non gradite manifestazioni di stampo nostalgico per un periodo che, settant’anni fa, vide il 25 aprile 1945 l’Italia liberata dai partigiani e dagli Alleati, che sconfissero definitivamente la dittatura fascista e gli occupanti nazisti, dando all’Italia la Democrazia e la Costituzione repubblicana antifascista.

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