Da Guidonia una truffa colossale di vendita online

Ecco l'incredibile attività ideata da un uomo

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Interessata all’acquisto di un’auto d’epoca da restaurare, la vittima, dopo aver consultato un noto sito online per la compravendita di usato, ha risposto ad un annuncio riguardante la vendita di un’Alfa Romeo Spider del 1958.
Ha contattato il venditore al fine di acquisire maggiori informazioni riguardo l’autovettura e nella circostanza ha chiesto l’invio di  eventuali foto per poter valutare l’acquisto.
Il venditore ha informato l’acquirente che l’auto in questione, munita di documenti originali, era stata messa in vendita in seguito alla morte del proprio genitore informandola inoltre  di aver ricevuto molte telefonate da parte di potenziali acquirenti  interessati e che avrebbe venduto l’auto a chi per primo avesse manifestato un “concreto” interesse all’ acquisto dell’autovettura.
A questo punto la donna, interessata a comprare l’auto, ha acquisito tutti i dati necessari per effettuare un bonifico di 200 euro nei confronti di T.P. quale acconto per l’acquisto, con la promessa da parte del venditore di fornire entro la giornata le foto della targa dell’autovettura, nonché i documenti del veicolo.
Quindi, eseguita l’operazione bancaria l’interessata ha inviato la ricevuta del bonifico presso l’ indirizzo email dell’uomo.

LE INDAGINI – Il giorno successivo, l’acquirente ha cercato più volte di contattare il proprietario dell’Alfa Romeo senza alcuna risposta.
Solo in serata ha ricevuto un messaggio da parte di questo con il quale la informava di essere impossibilitato ad inviare le foto promesse in quanto impegnato con il lavoro.
Ciò ha fatto insospettire l’acquirente, la quale ha proceduto a delle verifiche sul web. Qui ha scoperto che le stesse fotografie erano tratte da un sito  specifico di auto sportive che le aveva pubblicate già nel dicembre del 2011.
Immediatamente formalizzata la denuncia presso il Posto di Polizia di Guidonia, diretto dalla dr.ssa Maria Chiaramonte, gli agenti, mediante l’Ufficio legale delle Poste hanno rilevato importanti informazioni per risalire all’identità certa del truffatore.
Durante le approfondite indagini da parte degli agenti di Polizia presso il Banco Posta è emerso infatti che P.T., oltre ad essere già conosciuto alle Forze dell’Ordine, era in possesso di un lungo elenco di ricariche effettuate da terze persone, a dimostrazione della costante e perdurante attività illecita messa in atto dallo stesso e che ha permesso  a l’uomo di ottenere circa 7.000,00 euro in bonifici.
Gli uomini della Polizia di Stato si sono quindi recati a Reggio Emilia, dove hanno individuato l’uomo all’interno di un campo nomadi.
Al termine delle indagini, P.T., è stato denunciato per truffa.

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