È accaduto qualche giorno fa sulla via Prenestina tra Cave e Palestrina. Vittima una signora sulla sessantina a cui una coppia, un uomo e un donna, aveva dapprima chiesto informazioni.
IL RAGGIRO – Ad avvicinarsi alla vittima è stata la donna che con fare molto amichevole e gentile ha chiesto delucidazioni su come raggiungere Cave (un’indicazione molto semplice). Da questo momento in poi però sembra quasi non ricordare più nulla. Si è ritrovata con la catenina strappata dal collo e con la coppia che frugava dentro casa. Solo in un momento di lucidità ha gridato aiuto.
Non si sa se sia stata stordita da una qualche sostanza. Possibile anche si tratti di un raggiro con forme di ipnosi, visto casi del genere in zona.
L’IPNOSI – Il soggetto in ipnosi può modificare la percezione del mondo esterno; può percepire stimoli che in realtà non ci sono e non percepire quelli che sono presenti; può distorcere percezioni di stimoli effettivamente esistenti creando illusioni.
Le tecniche elaborate nel tempo sono state verbali, gestuali, attive, passive, di tensione, di rilassamento, dirette, indirette, mascherate, esplicite, accompagnate da comunicazioni visive, tattili, sonore e posturali. È necessario che l’ipnotista abbia ben chiaro e ben definito l’obiettivo da raggiungere, ossia qual è l’idea che deve esprimersi plasticamente, qual è il comportamento da realizzare e qual è la rappresentazione mentale che li definisce in maniera adeguata. L’idea da realizzare deve essere fatta propria dal soggetto con cui si opera perché possa attivarsi il dinamismo atteso (da Wikipedia).