Immigrati a Velletri, ecco come si aggirano i permessi di soggiorno

Arrestato dai carabinieri afgano di 24 anni

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I Carabinieri della Compagnia di Velletri hanno arrestato un cittadino pakistano di 24 anni, già noto alle forze dell’ordine, per i reati di sostituzione di persona e falsa attestazione a pubblico ufficiale sull’identità personale. Lo straniero, dichiarando false generalità e sostituendosi ad un altro straniero di origine afgana in attesa di regolarizzazione della sua posizione sul territorio italiano, è stato sorpreso dai Carabinieri mentre sosteneva l’esame di italiano propedeutico all’ottenimento del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, organizzato dal Centro Territoriale Permanente di istruzione e formazione che si stava svolgendo in un istituto scolastico di Velletri. Nel corso delle attività, i militari, oltre ad aver identificato il 24enne, hanno sequestrato la documentazione d’esame e il documento identità del cittadino afgano e la somma di 1.500 euro trovati in possesso dello straniero.

LA TRUFFA – Sono in corso ulteriori verifiche per accertare le eventuali responsabilità dell’arrestato in altre simili violazioni. L’arresto è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria di Velletri, che ha condannato lo straniero alla pena di 1 anno di reclusione a seguito richiesta di patteggiamento. Inoltre, il giudice ha disposto la confisca del documento d’identità del cittadino afgano, che allo stato risulta irreperibile. La procedura per ottenere il permesso CE per soggiornanti di lungo periodo (articolo 9 testo unico immigrazione) prevede che il cittadino straniero, che vive legalmente in Italia da più di 5 anni, debba sostenere e superare il test di conoscenza della lingua italiana, così come disciplinato da un decreto del Ministro dell’Interno. Per sostenere il test è necessario inviare una domanda allo sportello unico della Prefettura della Provincia in cui lo straniero risiede attraverso la procedura informatica attiva sul sito web dedicato. Il sistema acquisisce la domanda e la inoltra all’ufficio competente, che verificata la regolarità della domanda convoca l’interessato entro 60 giorni, indicando la data e la sede dell’esame. Il test va sostenuto in un Centro Territoriale Permanente indicato dalla Prefettura competente. In caso di esito positivo del test, lo sportello unico lo comunica alla Questura della Provincia che rilascia il permesso di soggiorno.

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