Colpito «alla tempia da un pugno». Questa la denuncia del segretario Regionale CISL FNS, F.to Costantino Massimo che racconta una storia di violenza all’interno del carcere di Velletri.
LA DENUNCIA – «Apprendiamo che oggi (ieri ndr) – racconta il segretario regionale – alle ore 19 è stato aggredito un assistente Capo presso il reparto 4 a del carcere di Velletri con un pugno sulla tempia da parte di un detenuto. Scongiurato il peggio grazie all’intervento di altri detenuti. L’allarme del piano, sembra, che non abbia funzionato – il detenuto marocchino che ha aggredito al volto l’assistente capo della polizia penitenziaria, si trovava alla sezione protetta, l’allarme nonostante tutto non si è attivato, non funzionava il pulsante, il detenuto sembrerebbe che fosse psichiatrico e non doveva stare in una sezione a regime aperta».
IN OSPEDALE – «L’assistente capo da quanto appreso è stato portato all’ospedale per una tac poiché la lesione sarebbe più grave di quanto si pensasse». «Per la Fns CISL – conclude il segretario regionale – occorre far chiarezza al più presto , se confermato che il detenuto era sottoposto ad osservazione psichiatrica , e ribadisce che detenuti del genere devono essere gestiti dal personale sanitario e non cero dalla penitenziaria».
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