Moro, classe 1987. Nato a Velletri e cresciuto ad Aprilia. È questo l’identikit del campione del mondo della pizza in teglia, l’italiano Federico Visinoni. Un primato ottenuto al “Pizza World Championship”, il celebre “Campionato mondiale della pizza” che si è svolto quest’anno a Parma dal 25 al 27 maggio 2015.
IL PIZZA WORLD CHAMPIONSHIP – L’evento, giunto alla sua 24esima edizione, ha accolto presso il Palacassa del polo fieristico parmense oltre seicento sfidanti provenienti da più di trenta Paesi, distribuiti in varie gare a seconda della propria specialità. Alla manifestazione hanno presenziato l’attrice Serena Autieri e miss Italia 2011, Stefania Bivone che, in qualità di madrina, ha consegnato i trofei durante il gala di premiazione nella serata di chiusura. Federico si è aggiudicato il titolo nella categoria “pizza in teglia’’, con la sua specialità, la pizza “Serena”, che ha ottenuto l’impressionante punteggio di 815 su 900. Gli ingredienti? Un letto di crema di ricotta con variegatura al tartufo, mozzarella fiordilatte, zucchine romanesche julienne, taleggio di bufala, carpaccio di manzo marinato al tartufo e scaglie di tartufo fresco.
LA PIZZA “SERENA” – «Il progetto “Serena” nasce circa 4 mesi fa quando con i miei maestri abbiamo deciso di provare a vincere questo ambitissimo premio» ha svelato Federico che ad Aprilia ha aperto la sua prima attività, “Strapizzami”. «Ogni giorno – ci ha raccontato il giovane campione del mondo – studiavo e cercavo abbinamenti che potessero davvero sorprendere. Sono partito da un progetto che man mano che andava avanti si modificava e cambiava forma e logica. Studiando e sperimentando centinaia di gusti alla fine sono riuscito a trovare quello, che almeno per me, era il più indicato a competere per il titolo».
IL SEGRETO DEL SUCCESSO – Il segreto alla base del successo di questa pizza ovviamente resta tale, anche se Federico qualcosa ci ha svelato. «L’impasto che abbiamo portato con Serena – ha raccontato – è un impasto diretto a doppia idratazione con un mix di farine che vede nello specifico farina 0, soia e farine integrali. La particolarità è la durata della lievitazione, ben 48h, e la scarsa presenza di lievito nel prodotto finale, cosa che rende il prodotto altamente digeribile».
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