Presa la banda che svaligiava le ville a Roma e in provincia

Arrestate tre persone che avevano compiuto diversi furti ai Castelli Romani. Indagine partita dalle rapine del 2013

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Dopo una serrata attività investigativa, i carabinieri della Compagnia di Frascati  hanno arrestato tre pregiudicati di origini slave e romene, facenti parte di una banda dedita alla commissione di furti e alle rapine in villa, in esecuzione di una misura cautelare in carcere emessa dalla Procura della repubblica di Roma.

LE INDAGINI – In particolare, i carabinieri della Stazione di Grottaferrata, che hanno seguito e condotto le attività d’indagine, hanno mosso i primi passi da una più ampia indagine avviata in seguito a numerose rapine in villa commesse nella zona di Grottaferrata tra il novembre 2013 e il marzo 2014 per giungere, infine, ai componenti di una banda che, tra novembre 2014 e gennaio 2015, aveva messo a segno diversi colpi anche nell’area Capitolina.

COLTI DI SORPRESA – I carabinieri, analizzando alcune utenze telefoniche di maggiore interesse investigativo nei luoghi e negli orari in cui erano stati compiuti i furti, le immagini estrapolate da alcune telecamere in cui venivano ripresi i ladri in azione ed effettuati quindi numerosi pedinamenti, sono riusciti anche, durante il periodo delle festività natalizie, lo scorso dicembre, a sorprendere gli odierni arrestati, in flagranza di reato, subito dopo aver perpetrato un furto in abitazione, in un quartiere residenziale della Capitale, e a bloccarli a bordo dell’autovettura con la quale stavano scappando. Fermati e perquisiti, i quattro componenti del gruppo erano stati trovati con molto oro che stavano trasportando dentro alcune federe di cuscini.

MODUS OPERANDI – Le indagini eseguite dai carabinieri hanno anche consentito di verificare che il modus operandi e i ruoli degli appartenenti alla banda erano praticamente sempre uguali: solitamente uno dei complici, con il ruolo di “autista”, accompagnava gli altri componenti – due o tre – nei pressi degli obiettivi da colpire (già individuati in precedenti “sopralluoghi”) per poi rimanere ad attenderli in zona defilata.

I materiali esecutori, con azioni molto rapide penetravano all’interno delle abitazioni, attraverso balconi e porte finestre, raggiungendo tranquillamente appartamenti anche posti al 4° piano perché in grado di arrampicarsi attraverso i tubi del gas collegati alle abitazioni – depredandoli di oro, preziosi, tablet e smartphone in pochissimi minuti. Nella stessa serata, tra l’altro, la banda effettuava numerosi colpi, prediligendo per questo zone e parchi residenziali, riuscendo a passare da un’abitazione all’altra con maggiore facilità e più velocemente.

I tre odierni arrestati, tutti trentenni e pregiudicati – tra l’altro già sottoposti a regimi cautelari, ed in particolare due si trovavano agli arresti domiciliari ed uno in carcere – sono stati associati al carcere di Regina Coeli.

 

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