Avevano fatto delle palazzine popolari ove dimoravano a Pavona un centro di smistamento e vendita di sostanze stupefacenti nella zona dei Castelli. A qualsiasi ora del giorno e della notte vendevano dosi di cocaina, marijuana ed hashish ai tossicodipendenti dei Castelli Romani, che erano sicuri di potersi rifornire in qualsiasi momento.
IL BLITZ – I due spacciatori, per venire incontro alle esigenze dei loro clienti, tenevano a disposizione varie tipologie di dosi, dal ‘ventino’ di cocaina al ‘decino’ per la marijuana.
Così un giovane albanese ed un pluripregiudicato italiano, in due distinti appartamenti di edilizia popolare di proprietà di Roma Capitale ubicati a Pavona di Albano Laziale, avevano messo in piedi la loro attività di spaccio.
Una volta individuati i soggetti, la difficoltà per gli investigatori della Squadra Anticrimine del Commissariato di Albano diretti dal Dr. Sannino, è stata quella di riuscire ad accedere all’interno delle abitazioni, protette con cancellate in ferro poste sui portoni d’ingresso, attraverso le quali usavano vendere lo stupefacente. In uno degli appartamenti era stato messo, quale ulteriore protezione, un cane di grossa taglia.
Dopo giorni di pedinamenti ed appostamenti, con uno stratagemma, fingendosi operai della manutenzione, gli agenti nel pomeriggio di ieri riuscivano ad accedere agli appartamenti approfittando del momento in cui i clienti venivano a bussare alla porta.
Una volta all’interno gli agenti rinvenivano decine di dosi di cocaina, hashish e marijuana, di diverso peso e pronte per la vendita. Veniva inoltre sequestrato tutto il materiale occorrente per il confezionamento delle dosi, denaro contante provento dello spaccio ed un libro mastro con nomi degli acquirenti e cifre riconducibili a quanto dovuto per l’acquisto della sostanza.
Al termine delle perquisizioni, M.V. di anni 22 e C.E. di anni 27, venivano tratti in arresto e, come disposto dal P.M. di turno presso la Procura di Velletri, nella mattinata odierna venivano condotti innanzi il Giudice del Tribunale di Velletri per la convalida dell’arresto ed il giudizio con rito direttissimo.