Nella serata di ieri, è giunto presso l’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino, proveniente da Bogotà via Parigi, scortato dal personale dello Scip, il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, il latitante in campo internazionale MOLINA VEGA Marlon Sebastian, cittadino colombiano, arrestato ai fini estradizionali in località Tolima-Ibagué (Colombia) il 16 luglio 2015.
L’arresto è stato reso possibile dalla proficua attività investigativa condotta dagli investigatori del Commissariato di Tivoli e coordinata all’estero dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, che ha permesso di individuare il latitante ed ottenere dal Ministero degli Esteri della Repubblica di Colombia il via libera alla sua estradizione.
LE INDAGINI – Il Molina era già stato estradato dal Costa Rica all’Italia nel 2006, sotto le generalità di Molina Vega Milton Josè e successivamente evaso, nell’ottobre del 2007, da una casa di cura di Tivoli, ove si trovava agli arresti domiciliari, fuggendo dopo aver trafugato i documenti ed essersi spacciato per altro ospite della clinica, riuscendo così ad eludere la sorveglianza.
Conosciuto con lo pseudonimo di “Mille Volti”, per i continui cambiamenti di aspetto che gli hanno consentito la lunga latitanza, il Molina iniziò la sua carriera criminale come leader dell’ormai smantellato “Cartello di Cartagena”, rifornendo con ingenti quantitativi di cocaina i mercati dello spaccio in Italia e nel resto d’Europa con trasporti mediante container spediti sulla rotta Colombia-Italia e mantenendo i contatti con le organizzazioni mafiose presenti in Italia.
Durante la lunga latitanza, gestita dapprima con gli appoggi e le conoscenze maturate nel corso della sua lunga attività di “trafficante”, ha mostrato e vantato una spregiudicata abilità nel cambiare fisionomia e dotarsi di documentazione falsa, riuscendo ad eludere i diversi controlli delle Polizie europee per poi riuscire a far rientro in Colombia dove, dopo sette anni, è stato finalmente rintracciato ed assicurato alla giustizia italiana.
Il Molina, al termine dell’iter burocratico, è stato scortato dal personale della Polizia di Stato del Servizio Interpol, che lo aveva preso in carico dalle autorità colombiane ed immediatamente tratto in arresto da personale del Commissariato di Tivoli e dell’Ufficio di Polizia Frontiera Aerea di Fiumicino, non appena giunto sul territorio nazionale.