Mamma a 14 anni sfrattata di casa. L’odissea di una ragazza a Zagarolo

Una storia costantemente seguita dal Comune

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In relazione a notizie apparse su organi di stampa e blog online in merito al caso della famiglia egiziana residente a Zagarolo, gli uffici dei servizi sociali del comune di Zagarolo desiderano precisare quanto segue.

LA DIFESA DEL COMUNE – I servizi sociali del comune di Zagarolo conoscono la situazione di E. A. e delle figlie A. S. H. S. e A. S. H. A. e del figlio di quest’ultima, S. S., sin dal 2014 quando la ragazza è stata ricoverata all’ospedale di Lecco per il parto. L’ospedale segnalò il caso della ragazza quattordicenne al Tribunale minorile di Milano e in una nota informativa ai servizi sociali di Zagarolo per la residenza dell’adolescente nel territorio prenestino. Da questo momento in poi comincia il lavoro di stretta e reciproca collaborazione con i servizi sociali di Lecco per programmare e seguire il rientro della ragazza e del bambino a Zagarolo, luogo in cui la famiglia aveva comunicato che avrebbe vissuto.

In collaborazione con il consultorio famigliare dell’ASL RMG5, i servizi sociali si sono attivati sin da subito per un sostegno socio-economico e psicologico per seguire da vicino la maternità dell’adolescente e seguire e dare supporto psicologico ai componenti della famiglia, sostegno di cui la stessa famiglia necessitava.

LA RICOSTRUZIONE – A Dicembre 2014 i servizi sociali di Zagarolo vengono a conoscenza dalla signora E. A. di uno sfratto per morosità, ricevuto dal proprietario di casa con il quale aveva un contratto di affitto. Il proprietario di casa dichiarava di aver ricevuto il canone di affitto soltanto nei primi mesi dell’anno 2014. I servizi sociali del comune di Zagarolo, venuti a conoscenza dello sfratto in corso, si sono attivati immediatamente inviando al Tribunale di Tivoli una relazione sociale inerente la complessa situazione con la richiesta di rinviare lo sfratto ad un tempo congruo affinché la famiglia avesse potuto trovare il tempo di trasferirsi in un nuovo alloggio (prot. n°1222 del 19/01/2015). Grazie all’intervento dei servizi sociali di Zagarolo, dunque, si è scongiurato lo sfratto ed ottenuto un lungo periodo di proroga.

In tutto questo periodo, quasi un anno di tempo, i servizi sociali di Zagarolo hanno proseguito il lavoro di mediazione con il proprietario di casa e con l’avvocato di quest’ultimo, con l’impegno da parte della signora E. A. di cercare un nuovo alloggio.

Nel corso dell’anno, nonostante le difficoltà economiche in cui versano gli Enti locali italiani, sono stati erogati dal comune di Zagarolo ben tre mandati di contributi economici della somma totale di 1.200€ al nucleo famigliare.

GLI ULTIMI GIORNI – Il 1 Ottobre è tornato l’ufficiale giudiziario per convalidare lo sfratto e per la seconda volta, grazie ai servizi sociali di Zagarolo, si è scongiurato l’ennesimo sfratto in corso. Il lavoro è poi continuato con l’invio alla sig.ra E. A. di liste di agenzie immobiliari che indicavano appartamenti economici siti nel territorio di Zagarolo.

Il Comune di Zagarolo, infine, ha inserito la sig.ra E. A. in un bando uscito nel 2015 sugli affitti morosi, pubblicato dalla Prefettura di Roma, e la famiglia egiziana è risultata prima in graduatoria proprio grazie alla relazione dei servizi sociali: un risultato importante che porterà alla famiglia nuovi fondi economici da poter utilizzare nelle spese per la nuova abitazione.

In relazione a presunti “appuntamenti saltati”, infine, i servizi sociali di Zagarolo smentiscono categoricamente che si sia materializzato un caso del genere. Come si evince da questo lungo excursus, infatti, il sindaco di Zagarolo, Lorenzo Piazzai, l’assessore ai servizi sociali, Emanuela Panzironi, e l’intera amministrazione comunale dichiarano che la situazione della famiglia egiziana è stata sin da subito affrontata con tutta la delicatezza che impone un caso del genere.

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