Una lite sempre più violenta. Insulti, grida, spintoni e, alla fine, le coltellate mortali. È morto così un giovane commercialista 32enne di Velletri, comune della provincia di Roma non distante dai Castelli Romani.
LA RICOSTRUZIONE – Secondo le primissime informazioni di polizia e carabinieri, a scatenare la drammatica rissa sarebbe stato il rumore proveniente, intorno a mezzanotte, dallo studio del commercialista, dove si stava svolgendo una festa. Nello stesso palazzo, in via dei Volsci, infatti, vive con la sua famiglia anche il presunto autore dell’omicidio, un 42enne albanese che lavora come fornaio in un noto panificio di Velletri, e che sarebbe stato svegliato, insieme alla moglie e alla figlia piccola, dai rumori del party. L’uomo, che la mattina deve alzarsi molto presto, sarebbe andato a suonare allo studio del commercialista per lamentarsi del frastuono ma, fra lui e il 32enne, sarebbe nato un acceso diverbio. Così il fornaio, rientrato nel proprio appartamento, avrebbe preso un coltello da cucina e sarebbe tornato nuovamente dal commercialista per chiedergli di far cessare il rumore. Questa volta la discussione sarebbe stata, però, molto più accesa della precedente, tra offese, minacce e spintoni reciproci. Fino alle coltellate all’addome del giovane e al tragico epilogo.
L’ARRESTO – I carabinieri hanno arrestato il fornaio poco dopo. L’uomo avrebbe ammesso di aver accoltellato il 32enne e si sarebbe fatto ammanettare senza opporre resistenza.
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