Biciclette ridotte a rottami di ferro, strada chiusa e un morto sulla coscienza di una donna. E’ una pasqua di sangue quella che corre sulla via Aurelia alle porte di Roma. Il grave incidente tra un’auto in marcia e quattro ciclisti è accaduto intorno alle 10 del mattino del sabato di Pasqua nella zona tra via di Maccarese e via Quarto delle Colonne. Un impatto devastante per i quattro uomini anziani sulle due ruote che ha portato a un tragico bilancio: la morte di uno, 76 anni, sbalzato per strada e gli altri tre finiti violentemente in mezzo alla strada. L’uomo che poi è morto era stato trasferito d’urgenza in codice rosso all’Aurelia Hospital a causa delle sue condizioni da subito rivelatisi gravissime. Purtroppo dopo il ricovero per lui non c’è stato niente da fare, mentre le altre tre vittime dell’incidente sono state trasportate in ospedale con diverse ambulanze accorse sul posto. Alla guida c’era una donna di 51 anni che a quanto si è appreso sin dalle prime testimonianze, non si sarebbe fermata a prestare soccorso subito dopo l’impatto della sua Dacia Duster con le biciclette ridotte ormai a carcasse di ferro. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Montespaccato e la polizia locale. La strada in direzione Roma, in quel punto a due corsie con una corsia di emergenza va leggermente in curva e offre all’automobilista la possibilità di guidare a buona velocità. Attraverso gli interrogatori, i rilievi sul posto e le indagini gli investigatori stanno ricostruendo l’accaduto e sperano di comprendere la reale dinamica del grave incidente. L’autrice del quadruplo investimento non si era fermata a soccorrere i ciclisti, ma nel corso della giornata la donna si è costituita davanti ai carabinieri. Ora starà ai giudici stabilire se la donna rischi o meno di essere imputata come primo autore di omicidio stradale dall’entrata in vigore della nuova legge, approvata il 23 marzo scorso ed entrata in vigore il 24 di questo mese. In quel caso la donna rischierebbe una reclusione che va dai due ai sette anni. Dopo l’incidente si è levato lo sdegno delle associazioni dei ciclisti come “Salvaiciclisti” che ha denunciato: “Nelle ultime ore sono accaduti due fatti apparentemente scollegati, e di valenza comunque totalmente diversa -uno di questi è una tragedia, l’altro una farsa- in cui noi vediamo un collegamento che vorremmo tentare di mostrare.
Poco fa, sull’Aurelia, un guidatore incosciente e criminale ha travolto un grupo di ciclisti in uscita d’allenamento. Qualche ora prima, ieri notte, volanti e camioncini della polizia di Stato hanno fermato in due diverse occasioni, e per un totale di circa due ore, i ciclisti che da ormai 14 anni danno vita ogni ultimo venerdì del mese alla Critical Mass. Il collegamento che intravediamo è il seguente: la nostra società è preda di una distrazione collettiva e pervasiva, che si trasmette ovviamente alle forze di controllo del territorio” conclude Salvaiciclisti.