Sono stati illustrati al comune di Frosinone, i numeri, le statistiche e i risultati della videosorveglianza realizzata mediante il progetto comunale “Città in video”. Erano presenti il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, il segretario generale dell’ente, Angelo Scimè, il comandante della polizia locale, Donato Mauro, il responsabile del Ced, Sandro Ricci, con la squadra di tecnici incaricata di seguire costantemente il servizio: Luca Baldassarre, informatico, Mario De Luca, addetto al monitoraggio quotidiano delle immagini, Giuseppe Quattrini, incaricato dell’installazione e degli interventi sugli apparecchi. Il sindaco Ottaviani, prendendo la parola per primo, ha sottolineato: “E’ indispensabile mettere al corrente i cittadini sulla situazione relativa al sistema di sicurezza voluto dall’amministrazione, grazie al quale si è proceduto all’installazione di circa 350 telecamere nel centro urbano e in periferia, raggiungendo, così, la percentuale più alta in Italia per rapporto tra sistemi di sicurezza e numero di abitanti. Questo non significa riuscire ad eliminare, alla fonte, ogni ipotesi di reato, ma sicuramente abbiamo valorizzato al massimo il profilo della prevenzione e della deterrenza, avvertendo i malintenzionati sulla possibilità concreta di essere videoregistrati. La sicurezza collettiva è certamente migliorata con risultati evidenti, a beneficio dell’intera comunità. Il Municipio non ha competenza in materia di ordine pubblico ma, ovviamente, offre piena disponibilità e collaborazione nei confronti delle forze dell’ordine e dell’autorità giudiziaria, attivando un servizio, come quello di videosorveglianza, deputato appunto alla prevenzione. Le immagini riprese dalle telecamere – ha proseguito – costituiscono dati sensibili che vengono gestiti direttamente dal Ced: solo Polizia locale e forze dell’ordine possono accedervi”. Il segretario Scimè ha evidenziato come, attraverso l’input dell’amministrazione, il progetto sia stato realizzato con risorse interne al Ced, a un costo, quindi, minimo. L’ing. Sandro Ricci, responsabile del Ced, è entrato nel dettaglio dei dati tecnici del servizio che monitora le telecamere, attive 24 ore su 24, in tempo reale. Dalla effettiva presentazione ed avvio del sistema di videosorveglianza territoriale “Città in Video” avvenuta a gennaio 2017, ad oggi, le telecamere installate e funzionanti sono 347, per 8.328 ore di registrazione giornaliere totali. La percentuale media di dispositivi guasta sul totale è appena dello 0,29 %, con una percentuale massima del 3,17%, registrata durante il temporale del 2 aprile, che ha provocato comprensibili guasti a livello elettrico. Le ore di registrazione finora effettuate sono 1.188.200. Dalle Forze dell’Ordine, in questi mesi, sono stati effettuati 225 accessi (nel conteggio è esclusa la Questura che dispone di un accesso diretto), con oltre 18.000 ore visionate e circa 800 ore di registrazione acquisite. In caso di problemi nel funzionamento dell’apparecchio, ciò è segnalato immediatamente al Ced grazie a un software, disponibile in rete in modo gratuito, che effettua il controllo ogni 20 secondi. “Le telecamere da noi utilizzate – ha concluso – usufruiscono della tecnologia ad alta definizione, ad infrarossi, sono ad ottica fissa, di qualità certamente superiore a quella variabile. Ciò non toglie che si possano verificare singoli casi di difficoltà di visione delle immagini, secondo la luminosità della zona e la disposizione dell’apparecchio stesso”. Il comandante Mauro ha spiegato che “i risultati ottenuti grazie alle telecamere sono stati importanti: grazie alle immagini della videosorveglianza, infatti, siamo riusciti a ricostruire la dinamica, altrimenti difficile da stabilire, di 8 incidenti su 10 o, per fare un altro esempio, ad avere un aiuto fondamentale nell’individuare i responsabili degli atti vandalici recentemente commessi alla Villa comunale”.