Aeroporto Fiumicino, ex lavoratori Duty Free si incatenano

L'assessore al lavoro del Comune ha raggiunto i manifestanti e chiede un incontro con i vertici Adr

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Un gruppo di ex dipendenti della società World Duty Free Group Italia si è incatenato alle partenze nazionali dell’aeroporto di Fiumicino per attirare l’attenzione sul loro problema occupazionale.

L’associazione sindacale Usb sostiene la lotta dei lavoratori e in un comunicato scrive: “Mentre la società in cui lavoravano ha perso la gara di appalto per la concessione degli spazi commerciali, un’altra società, Aelia-Lagardère, non solo si è aggiudicata gli spazi commerciali degli ex duty free Aeroporti di Roma, ma ha preso gli spazi commerciali della Wdfg Italia e ulteriori spazi assegnati nell’aerostazione con necessità di personale da assumere ben oltre la misura dei dipendenti licenziati dalla società uscente.

Invece solo 20 dei 44 dipendenti sono stati assunti dalla società francese Aelia-Lagardère che per sopperire alle carenze di organico ha provveduto ad assumere personale esterno.

I lavoratori licenziati, senza ammortizzatori sociali, sono stati protagonisti di una lotta durata oltre un mese che li ha visti stazionare con una tenda davanti alla direzione Aeroporti di Roma e tanti ne hanno visti di politici che nel periodo di campagna elettorale si sono affacciati per portare solidarietà e promettere in caso di vittoria, delle regole certe che garantiscano l’occupazione in un aeroporto in continua crescita”.

In giornata ha raggiunto i lavoratori l’assessore al lavoro, nonché vice sindaco del Comune di Fiumicino la dottoressa Anselmi insieme ad alcuni consiglieri della maggioranza a portare solidarietà ai lavoratori.

La stessa ha dichiarato che rimarrà insieme ai lavoratori fino all’apertura di un tavolo di confronto con i vertici di AdR per ricercare una soluzione al problema occupazionale.

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