Maccarese, fanno esplodere bancomat: a fuoco sede poste

Incendio danneggia stabile. Montino: tragedia sfiorata, servono più forze dell’ordine

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A Maccarese è caccia ai ladri che questa notte, intorno alle 3.20, hanno fatto esplodere il bancomat esterno dell’ufficio postale di via della Muratella provocando un incendio. Per il tentato furto i malviventi avevano usato, infatti, una bombola di acetilene e altro materiale esplosivo. La deflagrazione ha però causato un incendio che ha completamente distrutto la sede delle Poste e danneggiato il primo piano dello stabile, rendendolo inagibile.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Fregene e i vigili del fuoco che, per motivi di sicurezza, hanno anche fatto evacuare due famiglie, una indiana e l’altra romena, che vivevano negli appartamenti sopra la posta.

Sono in corso le indagini per risalire ai responsabili, fuggiti a mani vuote, mentre il Comune di Fiumicino sta assistendo attraverso i servizi sociali le persone ritrovatesi senza casa.

“Nella notte – ha affermato il sindaco Esterino Montino, – si è sfiorata la tragedia. Ormai è un continuo che si ripete. Prima l’episodio di Testa di Lepre, con l’incendio doloso in un deposito, un avviso molto serio. Poi la distruzione completa di un chiosco bar a Maccarese, vicino la scuola Marchiafava. E adesso questa esplosione agli uffici postali”. “Un mese fa – ha aggiunto – ho visto il prefetto e gli ho detto che siamo in un territorio esposto perché ha 24 chilometri di costa, seimila barche, i porti, l’aeroporto. Siamo ormai la terza città del Lazio con ottantamila persone, la seconda in termini di estensione. Ora se qualcuno pensa che noi possiamo controllare questo territorio con due o tre caserme, con pochissimi uomini, si sbaglia di grosso. Anzi, va fatto un encomio a tutte le forze dell’ordine che, pur in numero esiguo fanno il possibile per garantire la sicurezza, ai carabinieri di Fregene, che stanotte sono intervenuti subito e hanno fatto un grande lavoro. Ma qui il tema è ben più ampio. I presidi vanno rafforzati e riorganizzati sotto tutti gli aspetti. Mi chiedo cosa sarebbe accaduto se fosse andata a fuoco un’intera palazzina”.

“Dalle testimonianze che ho raccolto stamattina – ha poi spiegato il sindaco – sembra che i vigili del fuoco hanno impiegato circa un’ora per recarsi qua, dopo tre telefonate. Non c’è un presidio a Fiumicino. Tempo fa ho fatto una lunga discussione con il comandante provinciale dei vigili del fuoco per sollevare il problema. Non so come definire la risposta che mi ha dato. Mi ha detto che lui non poteva decidere nulla, ma che l’unico a potersi muovere era il ministro degli Interni. Francamente, che un Comune come Fiumicino sia un luogo dove i presidi vanno riorganizzati sotto tanti aspetti mi pare fuori discussione. Mi auguro, così come d’intesa con il prefetto – ha concluso Montino – che ci sia al più presto la convocazione del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico in modo che tutti i soggetti interessati possano assumere le decisioni più adeguate e in tempi rapidi”.

(foto Dire)

 

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