Ricostruiti i momenti precedenti e successivi all’omicidio di Modestino Pellino,“O Micillo”, l’affiliato di spicco al clan camorristico dei Moccia trovato morto nella piazza centrale di Nettuno nel luglio del 2012, ucciso con otto colpi di pistola sparati a distanza ravvicinata.
Personale della squadra mobile della questura di Roma sta eseguendo tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre pregiudicati affiliati alla camorra, ritenuti responsabili dell’assassinio. La questura di Roma, inoltre, ha reso disponibile un video, di una telecamera di sorveglianza, che ritrae la vittima e l’assassino pochi istanti prima dell’evento.
La vittima, trasferitasi nel capoluogo pontino da pochi mesi, era considerato un luogotenente di una delle più potenti famiglie camorristiche, quella dei Moccia, in quanto controllava ogni attività illecita condotta per conto del clan nelle zone dei comuni di Caivano, Crispano, Frattamaggiore e Frattaminore.
Dopo avere eliminato O’ Micillo, il gruppo di affiliati è subentrato nel controllo delle attività criminali della zona.
Nel giro di pochi giorni hanno acquisito un tale carisma criminale che gli ha permesso di raccogliere l’eredità lasciata dal Pellino sostituendosi alla gestione del fiorente spaccio di droga e delle estorsioni, arrivando al punto di essere riconosciuti come l’ago della bilancia delle dinamiche criminali della zona.
Oltre a ciò erano diventati il punto di riferimento anche per altri gruppi criminali di zone differenti che si rivolgevano a loro per poter gestire latitanti ricercati e per poter nascondere armi necessarie per commettere gravi delitti che più volte hanno progettato, e che sono stati evitati grazie all’intervento della polizia di stato di Roma.
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