Mafia a Ostia, il clan Fasciani-Triassi alla sbarra

La Regione Lazio si è costituita parte civile nel processo iniziato questa mattina

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È iniziato questa mattina a piazzale Clodio il primo grande processo per associazione mafiosa a Roma che vede imputati i membri del clan Fasciani-Triassi operanti a Ostia. Gli arresti sono arrivati lo scorso luglio al termine di una lunga e articolata operazione (denominata “nuova alba”) che ha visto coinvolti centinaia di agenti su tutto il territorio del litorale romano.

Secondo quanto è risultato dall’attività investigativa, i Fasciani coordinavano un continuo traffico di stupefacenti dirigendo tutti i passaggi dell’importazione del territorio estero al territorio nazionale. Non solo, gestirebbero anche una fitta rete di attività economiche sulla costa, quali ristoranti e stabilimenti balneari.

La Regione Lazio si è costituita parte civile. Lo dichiara il presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio, Gianpiero Cioffredi che spiega: “L’impianto accusatorio  contro i clan Fasciani-Triassi operanti a Ostia conferma preoccupanti profili di radicamento mafioso a Roma e nel Lazio che producono effetti distorsivi sia sul terreno della convivenza democratica che sul terreno dello sviluppo economico, indebolendo le potenzialità competitive del Lazio e alterando le regole del mercato.

E’ proprio per le conseguenze devastanti della mafia sull’economia dei territori – aggiunge Cioffredi – che la Regione Lazio ha deciso di costituirsi parte civile”.

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