Crolli a ripetizione. Ad Anzio non cessa l’emergenza legata al maltempo, che la scorsa settimana ha arrecato numerosi danni a strutture e palazzi del centro storico e non solo. Dopo il crollo del terrapieno di due palazzine di via Cocuzza, si sono registrati negli ultimi giorni altri allagamenti e danni ovunque.
DISAGI IN VIA ARDEATINA – Nella serata di domenica un pino è crollato all’altezza di Lavinio mare, causando enormi disagi agli automobilisti in fila sulla via Ardeatina, senza provocare fortunatamente, danni alle persone. Negli ultimi giorni però è tornato ad aleggiare lo spettro dei crolli inerenti la preziosa area archeologica della città neroniana, che nello specifico ha fatto registrare l’ennesimo crollo della falesia della Villa imperiale. Le piogge abbondanti hanno causato una nuova frana, con il cedimento di ben quattro punti dell’area, e con la grave perdita di altri storici frammenti e mosaici di epoca romana.
NON È LA PRIMA VOLTA – La zona archeologica non è nuova a questi episodi, basti ricordare che già nel dicembre 2011 e nello scorso ottobre si erano verificati pericolosi smottamenti. Dopo oltre due anni dal primo pericolo, la Regione Lazio, sotto la supervisione dell’Ardis, committente dei lavori, non è ancora intervenuta per mettere in sicurezza l’area, nonostante le ripetute sollecitazioni del Comitato cittadino Grotte di Nerone, che si sta prodigando in modo encomiabile, rimpiazzando di fatto il lacunoso Comune anziate.
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