Fiumicino, furto nel centro commerciale Leroy Merlin

In manette due fratelli di 20 e 32 anni di nazionalità bosniaca, accampati nel campo nomadi di via Candoni

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Fiumicino, furto nel centro commerciale Leroy Merlin

Due fratelli di 20 e 32 anni di nazionalità bosniaca, accampati nel campo nomadi di via Candoni, sono stati arrestati ieri pomeriggio dai carabinieri della stazione di Ponte Galeria.

CONTROLLI – I due si trovavano a bordo di un furgone che stava uscendo dal parcheggio del centro commerciale Leroy Merlin di via Alessandro Volta a Fiumicino quando sono stati fermati dai carabinieri per un controllo di routine. Il loro atteggiamento è apparso subito sospetto, tant’è che i militari hanno richiesto di ispezionare il mezzo.

LA REFURTIVA – Nel vano posteriore sono stati trovati svariati componenti per l’allestimento di scaffalature metalliche, per un valore di circa 1.000 euro, tutto ancora imballato, di cui i due non hanno saputo giustificare la provenienza. Le successive indagini hanno permesso di accertare che quella merce era stata poco prima trafugata dal magazzino del centro commerciale. I militari l’hanno recuperata e restituita al proprietario del negozio mentre per i due fratelli bosniaci sono scattate le manette con l”accusa di furto aggravato in concorso. E’ l’ennesimo colpo in poche settimane a Fiumicino. Per la terza volta, infatti, questa mattina il tabaccaio/edicola di via Sandro Pertini a due passi dal Comune di Fiumicino è stato rapinato. Erano le nove, in pieno giorno. Due uomini, volto coperto, pistola alla mano, hanno intimato alla dipendente del negozio di non muoversi e hanno arraffato i pochi soldi in cassa insieme a un mazzetto di gratta e vinci. Poi se ne sono andati a piedi.

POLEMICA SULLA SICUREZZA  «Purtroppo in questo periodo ci si mette anche il fato a smentire chi, evidentemente con eccessiva sicurezza, ci ricorda come il sindaco Montino in questi dieci mesi sulla sicurezza abbia già fatto molto di più della precedente – dichiara  dichiara il consigliere comunale William De Vecchis. In lingua volgare si direbbe: chi si loda spesso si sbroda. Bombe, rapine, furti sono ormai all’ordine del giorno. Una escalation criminale che mai si era vista. Oggi siamo di fronte all’ennesimo episodio criminale. Qualcuno forse dovrebbe ricredersi sull’effettiva validità di quelle passeggiate della legalità alle quali ha voluto affibbiare l’etichetta di ronde con tanto di sceriffi e manganelli pronti ad agire.

LA MANCANZA DI FONDI  Gli organici delleforze dell’ordine continuano a essere sottodimensionate rispetto all’estensione di un territorio tra i più estesi d’Italia. «Serve una presa di posizione forte del sindaco Montino nei confronti del Prefetto – continua il consigliere – e soprattutto è necessario portare avanti gli impegni presi davanti al consiglio comunale che proprio poche settimane fa, approvando un ordine del giorno presentato dall’opposizione su proposta dei Comitati per la legalità, aveva chiesto la convocazione del comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico” e in secondo luogo di procedere alla costituzione di un tavolo permanente tra tutte le forze di polizia operante sul territorio per mettere in atto un miglior coordinamento possibile e promuovere tutte le procedure e azioni che possano contrastare il grave fenomeno delinquenziale che sta invadendo il nostro comune. Tra queste: l’apertura della tenenza dei carabinieri, la querelle della caserma dei carabinieri in via della Foce Micina, il potenziamento degli organici della Polizia di Stato, lo sblocco del bando per l’assunzione degli agenti di polizia locale».

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