Ostia, scuola “Doremidiverto” nel degrado. E gli oltre 2 milioni stanziati?

Derattizzazione, amianto, occupazione e un incendio. Ma non basta: dopo 5 anni ancora non si vede uno spiraglio di luce per la ristrutturazione dell’edificio

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Chiusa dal 2009 furono stanziati nel 2011 due milioni e mezzo di euro per la sua riqualificazione: ora, nella scuola “Doremidiverto”, ci sono solo barboni si portano via il metallo rimasto per poi rivenderlo e poco altro. Il progetto di riqualifica fu bloccato a causa del patto di stabilità anche se alla fine sembrava che si potesse vedere la luce da questo tunnel. La carenza di materne e asili nido resta una delle emergenze e delle priorità per il municipio X, decisamente il più prolifico della Capitale. Oltre al disagio c’è anche il rischio per la propria salute e quella dei propri figli. Questo perché a seguito di un controllo avviato dalla Asl Roma D fu trovato il crisolito.

LA STORIA – La scuola, unico complesso per i bambini delle materne in zona Ostia Centro in via Adolfo Cozza, ha una storia travagliata che si trascina dal 2009. Tutto iniziò durante una derattizzazione, a seguito della comparsa di alcuni topi nella struttura nell’ottobre del 2009, durante la quale una relazione da parte della Romana Ambiente affermò che nella scuola era presente l’amianto. A giugno 2010 venne chiusa e si ipotizzò di rinnovare l’istituto con un progetto all’avanguardia elaborato da un genitore architetto. Tuttavia il 3 novembre dello stesso anno, durante la conferenza di servizi venne presentato il progetto curato dall’amministrazione che era obsoleto ma fu ugualmente approvato dalla giunta. A distanza di 7 mesi, luglio 2011, i genitori furono invitati nella sede del Municipio per la presentazione del progetto finale che era leggermente migliore di quello precedente del 2010. Nei mesi successivi anche se l’edificio cadeva a pezzi gli impianti di gas e luce erano ancora funzionanti e la scuola fu occupata da alcune famiglie che in un secondo momento furono mandate via. Onde evitare nuove occupazioni quel che rimaneva dell’edificio (porte ecc..) furono portate via lasciando il soffitto con il presunto amianto alle intemperie. Arriviamo nel 2012 e 1.200 cittadini dell’ex XIII Municipio e genitori sottoscrivono una petizione popolare, protocollata il 13 giugno 2012, per sbloccare la situazione. Ma il 10 settembre un rogo porta via quello che rimane della scuola, dove nel frattempo non si vedeva neanche l’ombra di un cantiere, e a distanza di un anno e mezzo le macerie giacciono ancora lì semicoperte.

LA PAURA – il crisolito è un minerale che è ricollegabile all’amianto. Quello che più sta facendo clamore e che fa montare la rabbia dei genitori e i cittadini che abitano nei pressi del plesso scolastico ormai degradato è che il risultato di questo esame risale a novembre 2012.

I FONDI – I genitori si chiedono perché, dopo tutto questo tempo, non si riesca né a mettere in sicurezza né a ristrutturare il complesso dato il fondo di 2 milioni e mezzo che comunque furono stanziati. Dove sono finiti i soldi? Questa è la domanda che è stata posta tramite interrogazione al mini sindaco del X° Municipio Tassone.

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