Lunedì 14 aprile dalle 8 del mattino circa i residenti in zona Stagni, Ostia Antica, hanno bloccato l’installazione dell’antenna in Via Evaristo Breccia n° 33.
IL FATTO – Appena hanno visto arrivare i camion per montare il traliccio del ripetitore per iniziare con l’ installazione hanno subito bloccato l’accesso, ed il conseguente proseguo dei lavori, formando un muro con le loro auto mettendole in mezzo alla strada. Con l’intervento della Polizia e dei Vigili, chiamati dai tecnici, sono riusciti a far spostare da un lato le macchine permettendo di nuovo lo scorrimento della viabilità. Viabilità parziale perché comunque una ruspa lasciata sul ciglio della strada impedisce il transito dei mezzi.
LA RISPOSTA DELL’AMMINISTRAZIONE – Immediata è stata anche la risposta di esponenti dell’amministrazione municipale che si sono impegnati a scrivere una lettera all’azienda telefonica affinchè provveda alla sospensione dell’antenna in questione. La stessa lettera verrà trasmessa anche al Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica di Roma Capitale ed alla proprietà del terreno.
I RESIDENTI – Anche gli stessi residenti di Via Breccia saranno seguiti da un legale per capire se si possa procedere contro la società. Infatti presumono che ci sia stato un abuso edilizio sul terreno affittato alla Società di telefonia mobile.
RICORSO AL TAR – E’ probabile che anche questa questione finisca davanti al Tar così come quella portata dai cittadini di Via Senofane, Casal Paolocco. Infatti questi ultimi si sono opposti per l’installazione dell’antenna sullo schermo dell’ex Drive In. Per il momento possono festeggiare la sentenza che venerdì scorso ha prolungato il fermo dei lavori fino al prossimo 16 ottobore.
LE ANTENNE E IL MUNICIPIO X – In questi anni tante sono state le battaglie portate aventi dai vari quadranti da Ostia a Casal Palocco, da Acilia a Casal Bernocchi fino ad Ostia Antica. La rabbia dei residenti nasce perché non c’è una logica nell’istallazione delle stesse. Basti pensare alla Torre Acea, negli anni il numero è diminuito ma ci sono ancora, dove si vede una vera e propria concentrazione di antenne. Una soluzione potrebbe essere quella di distribuirle in modo equo e sensato sul territorio, senza accumularne un numero eccessivo in una sola zona e poi per chilometri non averle affatto.
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