Trentamila euro. Questa l’ingente somma di denaro che un uomo, gestore di diversi distributori di carburante, aveva denunciato essergli stata rapinata lo scorso 24 febbraio da due uomini armati di pistola. Nella circostanza, però, non chiamò il 113 ma si rivolse direttamente al commissariato Esposizione di Roma.
VERIFICHE E CONTROLLI – Gli investigatori, raccogliendo tutte le informazioni e le indicazioni utili per l’indagine, ascoltarono l’uomo vittima della rapina. Incongruenze nel suo racconto, hanno indirizzato i poliziotti su una particolare pista investigativa; dalle verifiche e da alcuni accertamenti effettuati sui tabulati telefonici, i poliziotti sono riusciti a scoprire quanto realmente accaduto quel 24 febbraio. Sono infatti emerse alcune contraddittorietà dal racconto dell’uomo; nell’orario in cui lui ha riferito di esser stato rapinato in via delle Tre Fontane, a Roma, la sua cella telefonica risultava essere quella di Pomezia.
NON AVEVA CHIAMATO IL 113 – Anche il non aver chiamato nell’immediato il 113 è stato un dettaglio non trascurato dagli investigatori. Due giorni fa, nuovamente convocato negli uffici del commissariato, l’uomo ha confessato. Raccontando che in realtà la rapina non era mai avvenuta, ha giustificato agli agenti il suo gesto dicendo di averlo fatto per poi chiedere il risarcimento dall’assicurazione. Il 40enne romano è stato pertanto denunciato per simulazione di reato; al vaglio degli investigatori anche l’ipotesi di un’eventuale denuncia per truffa ai danni dell’assicurazione.
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