Gli agenti zoofili dell’Ente nazionale protezione animali del nucleo provinciale di Roma hanno scoperto due strutture fatiscenti con all’interno 15 cani da caccia suddivisi in diversi box.
DEGRADO – Le due strutture, realizzate su un terreno privato, erano prive di un idoneo riparo dalle intemperie e prive di un impianto di scarico per i reflui, che inevitabilmente finivano nel terreno sottostante, così come i prodotti utilizzati per le pulizie.
CONTROLLI – Successivi controlli effettuati dall’Enpa con la polizia locale di Fiumicino e il servizio veterinario della Asl RmD hanno portato alla scoperta di due cani in precarie condizioni di salute, oltre a numerose violazioni di natura amministrativa. La presenza di materiale edile nelle vicinanze lasciava poi pensare all’imminente utilizzo dello stesso per un ampliamento della struttura con opere murarie, per questo l’Enpa ha chiesto alla polizia locale di utilizzare tutte le misure previste dalla legge. Ai controlli ha partecipato anche una funzionaria biologa del settore Qualità ambientale del Comune, la quale ha evidenziato la criticità della situazione relativamente al benessere degli animali e per la situazione ambientale.
LA DENUNCIA – La struttura è risultata dai primi accertamenti priva di qualsiasi autorizzazione edilizia e sanitaria, e per questo e per le condizioni di detenzione dei cani le guardie zoofile dell’Enpa hanno comunicato la situazione all’autorità competente. L”Enpa giudica molto grave il degrado della zona: “Oltre al canile abusivo – spiega l’associazione in una nota – nell’area insistono numerose costruzioni fatiscenti, depositi di materiale ferroso e altro, potenziale fonte d’inquinamento del terreno sottostante», e per questo l’Ente «invita il sindaco di Fiumicino, l’assessore all’Ambiente e l’assessore alla Cultura e Diritti degli animali ad avviare tutte le opportune iniziative a tutela della zona di massima protezione e al ripristino dei luoghi con la massima tutela per i cani, della fauna selvatica e delle specie vegetali della riserva. Dal 1996 gli ambienti naturali, le aree di interesse storico archeologico e le aree agricole nel comune di Fiumicino sono state incluse nella Riserva statale del litorale, per questo – conclude l’Enpa – la vigilanza deve essere massima e l’azione di repressione incisiva».
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