L’allarme non si ferma e i controlli sono aumentati. Il primo, e per ora ancora l’unico episodio, pochi giorni fa a Ostia. Pensavano di pescare tonni ma all’amo ha abboccato uno squalo Mako di circa un metro. Si tratta di un esemplare appartenente alla famiglia dello squalo bianco, molto difficile da incontrare nel Mediterraneo, ma non è la prima volta che in Italia i pescatori si imbattono in un Mako.
LA RICOSTRUZIONE – I pescatori erano usciti per un allenamento per la gara di pesca sportiva davanti al Porto di Roma, The Big Red, la sfida dedicata al tonno rosso, con tecnica ‘no kill’ (catch and relase). Non appena rientrati in porto, hanno riferito che alla fine lo squalo, molto agitato, è riuscito a liberarsi dall’amo grazie alla collaborazione di chi era a bordo, che ha effettuato una manovra apposita.
CONTROLLI RADDOPPIATI DURANTE IL WEEK END – Durante l’ultimo week end la capitaneria di porto ha dunque raddoppiato i turni e i controlli sono andati avanti (e andranno avanti) per mare e per terra, lungo il litorale tra Ostia e Fiumicino. Dunque un vero e proprio piano sicurezza sperando che l’allarme rientri al più presto.
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