Gli ultimi accertamenti sullo stato del mare sul litorale laziale non sono certo positivi e duole ammetterlo soprattutto dopo una nefasta stagione turistica che in alcuni casi ha dimezzato gli incassi. Già Legambiente aveva lanciato l’allarme tempo fa con i dati della sua Goletta a caccia del mare più pulito della nostra costa, ma oggi la conferma viene dal monitoraggio sul tratto più sporco e inquinato, grazie alla campagna realizzata anche grazie al contributo del Coou (Consorzio obbligatorio degli oli usati), che salva ben poco della costa di Roma e provincia.
INQUINATI 18 CAMPIONI SU 24 – Sui 329 chilometri del litorale laziale si rileva una concentrazione di inquinamento microbiologico in 18 dei 24 campionamenti effettuati. Per 13 dei 18 punti critici il giudizio diventa addirittura di “fortemente inquinato”, con la presenza di coli e enterococchi intestinali ben al di sopra dei valori consentiti dalla normativa vigente, soprattutto in prossimità” di foci di fiumi, torrenti e canali. Il primato spetta a Santa Marinella soprattutto alla foce del canale sul lungomare Pirgy in località Santa Severa dove sono stati riscontrati reflui urbani non depurati da alcuni tubi presenti sulla spiaggia.
ECCO I PUNTI PRECISI DELLA COSTA – “Fortemente inquinanti” sono anche i prelievi effettuati a Marina di Cerveteri (alla foce del fosso Zambra), a Ladispoli (foce Rio Vaccina), Fiumicino (foce Canale dei Pescatori), Ostia (foce del fiume Tevere), i due punti analizzati a Pomezia, entrambi a Torvajanica (alla foce canale altezza via Filadelfia e alla foce canale all’altezza di via Siviglia), ed Ardea (foce del fosso Grande). A questa ‘inquinata’ statistica si aggiungono Anzio (lido dei Gigli alla foce del fosso Cavallo Morto – lungomare delle Sterlizie) e Nettuno (nella affollatissima spiaggia a destra della foce del fosso Loricina). A seguire ‘solo’ (non fortemente) inquinati isultano a Ostia la foce canale spiaggia presso il cancello numero 1 e a Ladispoli la foce fiume Statua, mentre l’unico punto con valori di inquinanti nella norma è la spiaggia a sinistra della foce del Rio Torto a Pomezia. Fra le cause inquinanti, secondo dossier MareMonstrum, risultano la mala depurazione, scarichi abusivi, reflui fognari che finiscono direttamente in mare e lo sversamento di petrolio.
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