Fiuminicino, trovato cadavere in una casa cantoniera abbandonata

Il corpo, scoperto in via Guarino Guarini, presentava alcune ferite dovute a percosse

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tentato omicidio lariano

Intorno alle 18 di ieri a Fiumicino, in una casa cantoniera in stato di abbandono, in via Guarino Guarini, è stato ritrovato il cadavere di uno sconosciuto di circa 40 anni e di nazionalità forse est europea.

PERCOSSE – Il corpo presentava alcune ferite dovute a percosse. Sul posto intervenuti i carabinieri di Fiumicino che stanno indagando e i rilievi sono stati effettuati dal nucleo investigativo del gruppo di Ostia. Ha due ferite da arma da taglio alla schiena, invece, l’uomo trovato morto ieri mattina nel cassone di un furgone a Tor Bella Monaca, alla periferia di Roma. Secondo quanto si è appreso l’uomo, biondo, non ancora identificato, indossava solo pantaloncini. I carabinieri indagano per omicidio. Ciò che è successo l’altra sera, invece, si è trattata invece di una vera e propria esecuzione. L’episodio intorno alle 21.30 alla periferia sud-est di Roma in via Gasperina, all’incrocio con via Cropani, fra via Tuscolana e via Anagnina, subito fuori dal Grande Raccordo Anulare

I FATTI – In due, vestiti di nero e a bordo di uno scooter hanno sparato diversi colpi di pistola contro un uomo che viaggiava sulla sua auto, una Golf nera,.

LA VITTIMA – Circa 40 anni l’età della vittima. La modalità dell’omicidio fa pensare a un regolamento di conti nell’ambito della criminalità organizzata.

I MALVIVENTI – “I malviventi – si legge sul Messaggero.it – lo avrebbero affiancato e avrebbero sparato contro la vittima vari colpi da distanza ravvicinata. Almeno due proiettili lo avrebbero raggiunto alla testa e altri nel corpo. L’uomo è morto sul colpo. Da una prima ricostruzione dell’accaduto, sembra che si tratti dell’ennesima esecuzione maturata nell’ambito della malavita organizzata. Sull’accaduto indaga la polizia”.

L’AUTO DELLA VITTIMA – “La vettura in cui si trovava la vittima al momento dell’agguato, – riporta Repubblica.it – di colore blu, è intestata a Pietro Pace, residente a poche decine di metri dal luogo dell’omicidio, in via Silvestri”.

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