Dopo tre giorni di serrate indagini, i carabinieri di Ostia hanno assicurato alla giustizia l’autore dell’omicidio del romeno trovato cadavere in un casolare abbandonato nei pressi della stazione ferroviaria di Parco Leonardo, in via Guarino Guarini, a Fiumicino, il 28 agosto.
LE INDAGINI – Si tratta di un connazionale di 41 anni, già con precedenti, al quale i carabinieri hanno notificato un decreto di fermo emesso dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia, e lo hanno condotto presso il carcere di Regina Coeli, a Roma. Sin dalle prime battute di indagine, grazie alla radicata conoscenza del territorio e successivamente grazie anche ad alcuni testimoni in grado di riferire sulle circostanze del fatto, i carabinieri di Ostia hanno avuto ben chiaro il quadro entro cui era sfociato il grave fatto di sangue.
I FATTI – La notte tra il 27 e il 28 agosto, i fumi dell’alcol e qualche parolina di troppo avevano scatenato una violenta lite tra la vittima e l’omicida, all’interno del casolare abbandonato dove erano riuniti vari connazionali, a ridosso di Parco Leonardo. L’omicida, più grosso di costituzione e considerato il capo per i suoi trascorsi violenti, ha avuto la meglio infierendo sul corpo del connazionale per circa un’ora con botte e bastonate fino a ridurlo senza vita. Invece di pensare di chiamare i soccorsi, tutti i presenti hanno proseguito a bere fino a quando solo uno di loro, in un attimo di sobrietà, ha dato l’allarme ai carabinieri di zona. All’arrivo dei militari nel casolare tutti si erano già dileguati, compreso l’omicida che solo dopo accurate investigazioni, e all’esito di mirati servizi d’osservazione, è stato rintracciato a Roma, domenica, e arrestato dai carabinieri con il volto ancora segnato dalle lesioni. Sempre a Roma sono stati rintracciati altri suoi connazionali in grado di riferire sulle circostanze dello scontro tra lui e il defunto per l”ubriachezza di entrambi.
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