Pizzicati poco prima di scaricare un Fiat Daily Iveco pieno di abiti usati. Gli agenti della polizia locale di Ardea – il maggiore Maria d’Alessandri, i vigili Alessandro Iotti e Salvatore Barbera – hanno sorpreso così due pakistani di 23 anni che erano entrati in via delle Acque Alte e si erano nascosti con il mezzo dietro un canneto. I poliziotti – su segnalazione dei volontari dell’Angez – sono intervenuti poco prima che i due potessero commettere il reato e hanno accertato che il mezzo era senza assicurazione. Solo qualche giorno fa era balzato agli onori della cronaca un altro caso inquietante. Dopo il disastro ambientale, il gip del Tribunale di Civitavecchia, Massimo Marasca, ha infatti disposto il sequestro dell’oleodotto Civitavecchia-Fiumicino che ha procurato danni ambientali per lo sversamento di kerosene, “finchè non saranno installati adeguati sistemi di controllo atti ad impedire ulteriori reati”.
L’INQUINAMENTO – A novembre, infatti, l’oleodotto era stato oggetto di alcuni furti e dopo prelievi e accertamenti tecnici effettuati anche dall’Arpa Lazio erano stati evidenziati sversamenti di kerosene su terreni ed acque superficiali a Palidoro e Maccarese, nel comune di Fiumicino, con conseguente moria di pesci, uccelli e mammiferi acquatici. Danni che hanno colpito l’ambiente. Secondo le prime stime del tutto provvisorie fornite dall’Eni – spiega il sito Green Me – si parla di circa 30 tonnellate di cherosene sversati a seguito di furti sulla condotta. Dopo aver rimediato all’emergenza sono partite le opere di bonifica ovviamente tutte a carico dell’Eni, proprietaria della struttura stessa. Davanti però alle ripetute ruberie il gip Marasca ha optato oggi per i sigilli dell’oleodotto. Il sequestro è stato effettuato dai carabinieri del Noe al termine dell’indagine avviata dal procuratore di Civitavecchia, Gianfranco Amendola. Il procedimento al momento è contro ignoti. I prelievi e gli accertamenti tecnici, effettuati tra gli altri anche dall’Arpa Lazio, hanno evidenziato sversamenti di cherosene su terreni ed acque superficiali a Palidoro e Maccarese, nel comune di Fiumicino, con conseguente moria di pesci, uccelli e mammiferi acquatici.
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