Pomezia, 50enne rapina una banca con una bomba in mano

Si fa consegnare il denaro poi lascia sul bancone l'ordigno creando il panico in tutto il quartiere

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I Carabinieri della Compagnia di Velletri e gli agenti della Polizia di Stato, nella tarda serata di ieri, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto V.F. 50enne originario di Palermo e residente a Pomezia, responsabile della rapina aggravata compiuta, ieri pomeriggio, presso la Banca popolare dell’Emilia Romagna di Ariccia.

LA RAPINA – Le indagini sono partite immediatamente dopo che l’uomo, a volto scoperto, è entrato nell’istituto di credito, situato in località Fontana di Papa, ha posizionato sulla cassa un involucro artigianale, facendolo credere un ordigno ed ha minacciato di innescarlo tramite un telecomando che aveva in mano. Il malvivente si è così fatto consegnare dal cassiere la somma contante pari ad € 4.000 (quattromila) e si è allontanato a piedi per le vie circostanti facendo perdere le proprie tracce.

Sul posto è intervenuto personale specializzato del Nucleo Carabinieri Antisabotaggio del Comando Provinciale di Roma per bonificare il presunto ordigno consistente in una lampada avvolta in nastro isolante nero collegata tramite un filo elettrico a una batteria.

Le attività investigative e di ricerca del malvivente, effettuate dai Carabinieri della Stazione di Ariccia, dagli agenti del Commissariato di Albano Laziale con la collaborazione dei Carabinieri della Compagnia di Pomezia, hanno consentito di identificare e rintracciare, nella tarda serata di ieri, l’autore materiale della rapina: V.F. residente a Pomezia (RM) già noto alle forze dell’ordine.

All’interno della sua abitazione è stata anche rinvenuta una pistola a salve priva di tappo rosso che è stata sequestrata unitamente ad alcuni indumenti utilizzati per compiere la rapina ed abbandonati dal malvivente nelle vicinanze del suo domicilio; rinvenuto nella sua disponibilità anche materiale simile a quello utilizzato per il confezionamento del finto ordigno.

Per l’uomo si sono aperte le porte del carcere di Velletri dove rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria di Velletri.

Non si esclude che l’uomo possa aver commesso ulteriori reati simili nel territorio della provincia di Roma per i quali sono in corso accertamenti.

 

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