Truffe immobiliari, preso il milionario di Ladispoli

Con un incredibile stratagemma aveva accumulato beni per 18 milioni di euro. Sequestri da Guidonia a Tarquinia

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I Finanzieri del Comando Provinciale di Roma e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata hanno dato esecuzione al decreto definitivo di confisca di beni, emesso dalla Corte Suprema di Cassazione – Sesta Sezione Penale, nei confronti del pregiudicato Lorenzo Pintore.
Il provvedimento di confisca giunge al termine di un lungo iter giudiziario coordinate dalla Procura di Civitavecchia di natura economico-patrimoniale.

LA TRUFFA – L’attività investigativa in parola fondava le sue basi su plurime evidenze investigative, che consentivano di qualificare Lorenzo Pintore come un soggetto che, nel corso degli ultimi anni, si era specializzato nel settore delle truffe immobiliari. Lo stesso, infatti, nel ruolo di promotore e finanziatore di società operanti nel settore della compravendita immobiliare, formalmente intestate a “prestanome”, era solito ottenere acconti dai promissari acquirenti, salvo poi rendersi irreperibile al momento della stipula dei rogiti.
In altre occasioni, aveva provveduto a far lievitare il prezzo di vendita di villini bifamiliari mediante ripetute compravendite fittizie in favore di soggetti di comodo, fino all’ultimo acquirente, il quale provvedeva a richiedere un mutuo che, una volta concesso, non veniva poi rimborsato; in tal caso, alle banche mutuanti non rimaneva che rivalersi sugli immobili, di valore nettamente inferiore al capitale erogato.
Le somme così truffate venivano poi utilizzate dal Pintore per investimenti destinati ad accrescere il patrimonio personale nella disponibilità del medesimo, anche attraverso familiari o prestanome. Proprio tale ingente patrimonio, costituito da immobili, beni mobili, attività commerciali e disponibilità finanziarie, nettamente sproporzionato rispetto alle al reddito dichiarato, è stato oggetto di analitica ricostruzione nel corso delle citate investigazioni economico-finanziarie.

IL SEQUESTRO – Le Fiamme Gialle hanno confiscato 23 unità immobiliari site a Roma, Guidonia Montecelio, Ladispoli, Cerveteri, Santa Marinella e Tarquinia, nel viterbese. Cinque autoveicoli, due società commerciali, quote societarie di quattro persone giuridiche, oltre a rapporti bancari, postali, assicurativi ed azioni, per un valore complessivo di stima dei beni sottoposti a sequestro di circa 18 milioni di euro.

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