Quattro arresti e numerose persone identificate è il bilancio di un’attività straordinaria di controllo del territorio effettuata dai Carabinieri della Compagnia di Anzio negli ultimi due giorni lungo il litorale di competenza. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Anzio hanno arrestato nella zona di Lavinio Stazione un 47enne marocchino, già con precedenti penali specifici, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di oltre 2 Kg di hashish. I militari, avendo avuto sentore dell’attività illecita condotta dall’extracomunitario, hanno deciso di effettuare una perquisizione, sia personale che domiciliare, rinvenendo e sequestrando l’ingente quantitativo di sostanza stupefacente, già suddivisa in panetti da 100 gr. cadauno pronti per essere venduti all’ingrosso ai vari pusher della zona, per un guadagno di diverse migliaia di euro. L’uomo, al termine di tutti gli accertamenti, è stato tradotto presso il carcere di Velletri.
AD ARDEA E NETTUNO – Sempre nel contrasto allo spaccio delle sostanze stupefacenti i carabinieri della Stazione di Nettuno hanno invece tratto in arresto un 28enne del luogo, anche lui con precedenti penali, sorpreso nel corso di un predisposto servizio mentre cedeva dello stupefacente ad un acquirente, bloccato subito dopo in attesa di essere segnalato alla Prefettura ai sensi dell’art. 75 d.p.r. 309/90. Nel corso della perquisizione personale e domiciliare i militari hanno rinvenuto e sequestrato complessivamente quasi 30 gr. di hashish e la somma contante di 15 euro, provento della cessione avvenuta poco prima. Il giovane è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.
Nel corso dei controlli alla circolazione stradale i militari della Tenenza di Ardea e dell’Aliquota Radiomobile di Anzio hanno rintracciato un marocchino 36enne ed un romeno 26enne, entrambi destinatari di provvedimento restrittivo e ricercati da diversi mesi. Il primo dovrà scontare poco più di una anno per spaccio di sostanze stupefacenti mentre il secondo ha una pena residua di oltre tre anni per furto aggravato e ricettazione, per reati commessi fra Roma e provincia dal 2008 in poi. Gli arrestati sono stati associati presso il carcere di Velletri.
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