Ardea, accecato dalla gelosia dà fuoco alle auto di un carabiniere e un finanziere

Relazioni extraconiugali. Ecco l'incredibile storia. In manette 44enne

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I Carabinieri della Stazione di Marina Tor san Lorenzo l’altra sera hanno arrestato un 44enne romano, già noto alle forze dell’ordine per alcuni pregiudizi penali, resosi responsabile di evasione dagli arresti domiciliari cui era stato sottoposto in conseguenza di una misura cautelare emessa nei suoi confronti per danneggiamento a seguito di incendio.

LA STORIA – La vicenda ha avuto inizio lo scorso 11 gennaio allorquando nel corso della nottata, all’interno del consorzio “Poggio degli Eucaliptus”, ignoti avevano dato alle fiamme due autovetture, una Hyundai Tucson ed una Fiat Panda parcheggiate a distanza l’una dall’altra, riconducibili ad un Appuntato dei Carabinieri e ad un Maresciallo della Guardia di Finanza residenti nel citato complesso residenziale. Le fiamme, che oltre a colpire i citati mezzi si propagavano danneggiando parzialmente altri due veicoli parcheggiati nelle vicinanze, venivano domate dai Vigili del Fuoco di Pomezia intervenuti sul posto unitamente ai militari della Compagnia di Anzio. Le indagini, avviate nell’immediatezza dei fatti di concerto dal personale della Stazione CC di Marina Tor San Lorenzo e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Anzio, hanno consentito pochi giorni dopo, in seguito anche ad alcune perquisizioni, di individuare nel 44enne romano, anche lui domiciliato nel medesimo consorzio, l’autore materiale dell’incendio dei due veicoli. L’attività investigativa consentiva di riscontrare che l’uomo, pochi minuti prima che divampassero le fiamme, aveva avuto l’ennesima lite con la moglie, con la quale era in via di separazione momentanea, a causa di una gelosia morbosa ed ossessiva che l’uomo riversava nei confronti della donna.

LA GELOSIA – Il 44enne, in particolare, riteneva erroneamente la consorte responsabile di aver intrattenuto relazioni extraconiugali con diverse persone, fra cui per l’appunto i suoi vicini di casa appartenenti alle Forze dell’Ordine; da qui la decisione di “punire” le due vittime che, pur conoscendo a stento la donna di vista come appurato nel corso delle indagini, sono state prese di mira avendo l’unica colpa di domiciliare nello stesso consorzio del pregiudicato originario di Roma. Quest’ultimo, resosi irreperibile subito dopo i fatti, era stato arrestato durante un controllo a Roma nei primi giorni del mese di marzo, in virtù proprio di un provvedimento restrittivo in regime di arresti domiciliari emesso dal Tribunale di Velletri, su richiesta della locale Procura, che aveva pienamente concordato con il quadro indiziario fornito dai militari della Compagnia di Anzio. Il pregiudicato, che dopo appena due giorni era evaso dalla propria abitazione, è stato tratto in arresto l’altra sera, a conclusione di un’accurata attività informativa, dai Carabinieri della Stazione di Marina Tor San Lorenzo che lo hanno rintracciato sull’omonimo lungomare dopo settimane di ricerca. L’uomo, che in questo periodo si era spostato di continuo, al momento del fermo non ha opposto resistenza; al termine di tutte le incombenze è stato associato presso il Carcere di Velletri su apposito provvedimento restrittivo emesso dal Tribunale di Velletri in conseguenza dell’evasione dagli arresti domiciliari.

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