L’avevano già scritta su quel muro una scritta ingiuriosa del genere. Poi era stata cancellata, poi stamattina è ricomparsa: «Gay al rogo» si leggeva stamattina sul muro della scuola di via Cilea all’Infernetto, nel municipio X di Ostia. La frase messa sul muro con lo spray nero è “tornata” dopo che prontamente il comune era intervenuto per rimuoverla lo scorso gennaio.
Roma si è risvegliata con un altro atto ingiurioso all’indomani del celebration day, voluto dal sindaco Marino e dalla sua giunta per festeggiare le unioni civili sul registro delle Unioni civili. Immediata la reazione dell’assessore alla scuola Alessandra Cattoi che mette al centro proprio il tema dell’educazione: «Roma vuole essere una città accogliente dove tutti sono rispettati. La bella giornata di ieri con l’iscrizione delle prime coppie nel registro delle unioni civili lo dimostra. La nostra città non consente però manifestazioni intollerabili come messaggi omofobi sui muri delle scuole. Sono casi isolati per fortuna, ma vanno contrastati con durezza.
È la seconda volta che sul muro di cinta del complesso scolastico di via Cilea all’Infernetto compare una scritta del genere. E questo significa che in quel quartiere o in quella scuola esiste un problema che non va ignorato, ma affrontato. La cosa peggiore è ignorare o pensare che si tratti di atti da sminuire. Sono gesti di violenza che Roma non accetta. Per questo, oltre a cancellare immediatamente la scritta omofoba, proporremo a quella scuola di aderire al progetto lecosecambiano@roma che da due anni proponiamo a docenti e studenti per contrastare bullismo e omofobia.
La sensibilizzazione deve partire dalle scuole perché educare le giovani generazioni al rispetto significa contribuire a costruire una società civile e inclusiva, dove nessuno si debba sentire solo, discriminato o inadeguato».
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