Ostia, brutto incendio in un cantiere navale: una persona ustionata

Sul posto due squadre di vigili del Fuoco

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Brutto incendio in un cantiere navale a Ostia, in via Tancredi Chiaraluce.

A FUOCO – A quanto si apprende, un natante avrebbe preso fuoco.

PERSONA USTIONATA – Nell’episodio è rimasta ustionata una persona, trasportata al 118.

L’INTERVENTO DEI VIGILI DEL FUOCO – Sul posto due squadre di vigili del Fuoco. Sull’incendio scoppiato nel Terminal 3 dell’aeroporto di Fiumicino un paio di settimane fa, invece, la procura di Civitavecchia ha aperto un fascicolo sulle conseguenze per la salute dei lavoratori. L’iniziativa dei magistrati deriva da una segnalazione dell’Arpa che avrebbe indicato la presenza di diossina, Pcb e furani in quantità rilevante. Un dirigente dell’Asl Rmd e un manager di Adr sarebbero indagati. L’indagine ha preso il via dalle patologie lamentate (disturbi respiratori e alla pelle) da 150 lavoratori impiegati nelle aree adiacenti al Terminal 3.

IL DUBBIO – L’Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile ha chiesto conferma alla ASL di riferimento sulla veridicità delle informazioni che sono state diffuse, in quanto, al momento, l’Ente di vigilanza e controllo non ha ricevuto alcuna comunicazione ufficiale in merito. In particolare l’Enac ha già formalmente richiesto alla Asl elementi urgenti in materia al fine da poter dare, nel caso, al gestore dello scalo eventuali indicazioni su provvedimenti da adottare.
L’Enac, tuttavia, si riserva di procedere con la presentazione di un eventuale esposto alla Procura della Repubblica per procurato allarme qualora le notizie circolate nel pomeriggio di oggi non dovessero trovare conferma nei fatti. Nel tardo pomeriggio comunque Adr ha confermato in una nota “di non avere a tuttora alcuna segnalazione da parte di Arpa o dell’Asl Roma D o di altro Ente competente in materia, che confermi la presenza di tale elemento chimico”. Inoltre, Adr conferma “che le analisi di rilevazione della qualità dell’aria condotte da Hsi Consulting srl e Biochemie lab srl su almeno 100 postazioni di lavoro e ambienti in aree limitrofe a quelle colpite dall’incendio, ricercando circa 6000 analiti, non hanno evidenziato alcun parametro sopra la norma”.

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