Pomezia, coltello e cavo elettrico per uccidere: killer delle chat condannato

L'assassino, un ventiseienne britannico, aveva agito a Torvajanica

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Adescava le sue vittime in una chat di incontri per adulti. Era quello il suo collaudato modus operandi. Le agganciava online, le blandiva e poi fissava un appuntamento. Un incontro, quello avvenuto nel febbraio del 2013, a Torvajanica, nel litorle di Pomezia, risultò fatale a un 68enne, colpito con diverse coltellate e strangolato con un cavo elettrico in casa propria. Per quel delitto e per il tentato omicidio di una seconda persona è stato condannato a sedici anni di reclusione dalla Corte d’Assise d’Appello di Roma il ventisettenne britannico Jason Peter Marshall.

LA RICOSTRUZIONE – Secondo la ricostruzione effettuata dalla procura, il killer avrebbe ucciso la sua vittima in seguito a una rapina finita male. L’inglese era stato arrestato, pochi giorni dopo quel delitto, per l’aggressione, sempre a scopo rapina, di un altro uomo conosciuto in chat e incontrato nella sua abitazione.

LA DECISIONE DEI GIUDICI – La Corte, in considerazione delle attenuanti generiche, ha ridotto il periodo di reclusione di 22 anni inflitto dalla Corte d’Assise di Frosinone in primo grado. I giudici hanno deciso però che, una volta espiata la pena, Marshall venga trasferito per almeno tre anni in una casa di cura e custodia.
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