Bulbi e pasticche pericolose: sequestro da guinness in provincia di Roma

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I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Anzio hanno arrestato due cittadini indiani, regolari sul territorio nazionale, che trasportavano in auto circa 20 kg di bulbi di papavero da oppio essiccati, nonché 20mila pasticche di “Spasmo Proxyvon Plus”, potentissimo medicinale con effetti simili a quelli dell’eroina, diffuso in India ma il cui uso è vietato in Europa – illegalmente importato in Italia – che contiene oppioide sintetico, venduto a basso costo.

I militari, che tenevano d’occhio i due, dopo un lungo servizio di osservazione e pedinamento hanno deciso di perquisire l’autovettura su cui si viaggiavano, rinvenendo l’ingente quantitativo di bulbi e pasticche.

Secondo le prime analisi di laboratorio, i soli bulbi avrebbero fruttato quasi mille dosi a base di morfina. Erano suddivisi in 200 buste sigillate da circa 100 g ognuna, pronti per essere immessi sul mercato illegale.

Il bulbo del papavero da oppio, svuotato del liquido e dei semi, trattiene delle tracce di sostanza stupefacente. Una volta essiccata, ogni capsula – del peso di qualche grammo – contiene ancora una piccola dose di morfina, che può essere assunta masticando il bulbo, triturandolo e fumandolo, oppure preparando degli infusi.

E’ una tipologia di droga che produce effetti simili a quelli della morfina e dell’eroina, ed è particolarmente in voga fra i cittadini extracomunitari, i quali spesso – per amplificarne gli effetti – assumono contemporaneamente anche le pasticche di “Spasmo Proxyvon Plus”.

Questo è il secondo sequestro in meno di un mese di bulbi di papavero che i Carabinieri della Compagnia di Anzio hanno effettuato. Solo due settimane fa i militari avevano rinvenuto nell’ambito di un’altra operazione antidroga altri 25 kg di bulbi, analogamente confezionati e dunque pronti per essere smerciati. Altre 600 capsule, per un peso di 3,5 Kg circa, erano state sequestrate nel febbraio dello scorso anno.

Dopo l’arresto, i due uomini, che dovranno rispondere dell’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, sono stati trasferiti nel carcere di Velletri a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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