Il manto stradale è un colabrodo e i marciapiedi hanno bisogno di manutenzione; la continua circolazione di autoarticolati provoca l’inquinamento acustico; non passano i mezzi pubblici e ci sono cumuli di rifiuti. La situazione di via del Maggiolino (zona Collatina) è allarmante e gli abitanti esasperati si sentono ormai abbandonati.
Come se non bastasse alcuni mesi fa l’Arpa ha constatato un’altra questione non secondaria: il rumore causato dalle attività industriali presenti nella via supera i decibel consentiti per legge. Nel 2008 è stata approvata una delibera da parte dell’ex Consiglio municipale, nella quale al Dipartimento III veniva richiesta l’attivazione delle procedure di acquisizione al patrimonio comunale di via del Maggiolino mediante cessione volontaria e gratuita degli aventi titolo. A oggi tale acquisizione non è stata conclusa.
«Vivo qui da cinque anni» spiega Arianna, vice presidente del comitato Vivere al Maggiolino. «La situazione – continua – è peggiorata da quando hanno tolto i secchioni da via dell’Omo e, di conseguenza, i residenti vengono qui a buttare i rifiuti. Le sanzioni non hanno sortito nessun effetto. Fra topi e rovistatori di cassonetti la situazione è di puro degrado». E non solo. «Nel mio palazzo – continua Arianna- ci sono ben 161 appartamenti ma abbiamo pochi secchioni per la spazzatura a disposizione. Le fabbriche non hanno stoccaggi interni in cui immettere l’immondizia. E molti vengono qui a scaricare materassi, divani o pneumatici. E’ una via abbandonata a se stessa e nessuno vuole farsene carico. Sono cinque anni in cui tutti ne parlano ma nessuno fa nulla». La situazione di abbandono si manifesta attraverso una mole d’immondizia sempre crescente, siringhe nel parcheggio adiacente, prostituzione e furti.
«Chiediamo – continua Arianna – un marciapiede per portare al parco i nostri figli senza correre rischi. Delle strisce pedonali per attraversare la strada. Quando chiamiamo i vigili per i camion posizionati in tripla fila, ci rispondono che non possono fare sanzioni perché non c’è la carreggiata, quindi in teoria possono sostare in quel modo. C’è solo un mezzo pubblico a disposizione dei residenti e si trova in via Prenestina, ma non ci sono marciapiedi nel tratto di strada che conduce alla fermata». E non solo. «Non abbiamo –aggiunge Antonio, residente in via del Maggiolino- scuole o centri sportivi nel quartiere. Dobbiamo per forza di cose spostarci nella zona di Tor Sapienza oppure nel quartiere de La Rustica. Qualche giorno fa un altro cassonetto è andato a fuoco e non parliamo dell’odore nauseante. E’ una situazione indecorosa».
A marzo è stata approvata un’ordinanza di chiusura della strada ma a oggi l’area è ancora aperta al pubblico transito e non è stata riqualificata. «Sarebbe scomodo – aggiunge Arianna – andare a piedi a casa, ma per lo meno non avremmo più il problema della continua circolazione dei mezzi pesanti. Sono un pericolo per i pedoni: circa quattro anni fa una donna è stata schiacciata da un autoarticolato. In via del Maggiolino ci sono inoltre molti palazzi costruiti attraverso piani di edilizia agevolata. E’ assurdo costruire degli edifici senza aver studiato questo quadrante. I residenti non possono vivere in questa situazione». La risposta da parte del nuovo presidente del Municipio V non si è fatta attendere.
«A seguito della riunione del 21 Giugno – spiega Giammarco Palmieri – con alcuni esponenti dell’Ama, abbiamo deciso di togliere i cassonetti e partire con la raccolta differenziata porta a porta. Sarà attiva nel quartiere già dalla prossima settimana. E’ un piccolo passo avanti –conclude- verso la soluzione graduale del problema dei rifiuti in via del Maggiolino».
Agostina Delli Compagni