Nel suo curriculum ha già una serie di incidenti scatenati a causa della mancata illuminazione, complice anche la guida poco prudente di auto e motociclisti. Si tratta di via Braccianese Claudia, strada statale che collega Roma a Bracciano e Anguillara Sabazia, a nord della capitale, e percorso alternativo a quella via Aurelia tempestata di autovelox e che porta ai litorali di Fregene, Ladispoli, Santa Marinella e altre località marittime del Lazio, in direzione Viterbo.
Quello di via Braccianese è uno degli innumerevoli percorsi stradali romani privi del benchè minimo lampione: per quasi il suo intero tratto (più di 50 chilometri), di sera e notte i conducenti sono lasciati al buio con le sole luci di macchine e moto a fargli da “santo protettore” contro sbandamenti o fuoripista. A complicare la situazione ci si mette inoltre una fitta nebbia che in buona parte dell’anno, estate esclusa per ovvi motivi, si abbatte sulla via e la rende letteralmente impercorribile.
Se in alcuni tratti di via Braccianese Claudia è consigliato (e quasi obbligatoria date le circostanze) procedere a non più di 30-40 chilometri orari, in altri la visibilità è quasi nulla, il che è pericolosissimo oltre che inaccettabile. Dulcis in fundo il percorso è dissestato, tempestato di buche che, seppur non molto profonde, rendono ancor più difficile il transito.